Approvata l’intesa tra la Regione Basilicata e il Ministero dell’Ambiente per designare con Decreto Ministeriale ulteriori 33 Zone Speciali di Conservazione in Basilicata.
Le 33 aree si aggiungono alle 20 zone speciali di conservazione già designate sul territorio regionale, tra le quali 8 siti estesi a mare con habitat e specie marine.
A livello europeo è stata istituita una Rete Ecologica fatta di “pezzi” di territorio che conservano ancora specie rare e habitat integri, tutte le Regioni hanno partecipato alla costruzione della rete ecologica Natura 2000 istituendo i Siti di Interesse Comunitario (SIC) e redigendo Misure di Tutela e Conservazione e/o appositi Piani di Gestione per la trasformazione di questi siti in Zone Speciali di Conservazione.
Il patrimonio di biodiversità lucano è rappresentato da circa 1000 specie animali e vegetali segnalate e protette a vario titolo e 63 tipologie di habitat di interesse comunitario presenti sul nostro territorio, di cui 13 sono nell’elenco dei 34 habitat prioritari tutelati a livello europeo.
Lo ha comunicato l’Assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, che ha dichiarato:
“È giunto a conclusione l’enorme lavoro che il Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, nello specifico l’Ufficio Parchi, ha svolto per assicurare Misure di Tutela e Conservazione o Piani di gestione ai siti afferenti a Rete Natura 2000.
La Regione Basilicata riconosce l’importanza prioritaria della conservazione, della tutela e della valorizzazione della biodiversità in quanto valore universale da preservare alle generazioni presenti e future, cui deve essere trasmesso il patrimonio naturalistico oggi esistente e definisce le modalità per la conservazione della biodiversità presente sul territorio regionale”.
Tali misure di Tutela e Conservazione approvate garantiscono a queste aree l’esclusione totale da eventuali progetti legati all’estrazione di idrocarburi e all’apertura di nuove cave.