Come già annunciato, il Comune di Venosa, nella persona dell’assessora alle alle Politiche sociali, Carmela Sinisi, ha deciso di insistere su di un progetto molto particolare.
Esso prevede l’apertura della tratta ferroviaria Gioia del Colle – Rocchetta San’Antonio, entro la quale contemplare la tappa oraziana, per accogliere in un incontaminato itinerario turistico le città del Vulture-Melfese.
Si è svolto Venerdì 30 Novembre, presso il Dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata, un importante appuntamento per la riattivazione a fini turistici della tratta ferroviaria citata.
A fornire informazioni a riguardo, la pagina “Riapriamo la Ferrovia Rocchetta Sat’Antonio – Gioia del Colle”, con una nota il cui contenuto prosegue:
“Il tavolo, presieduto dall’Assessore regionale Carmine Miranda Castelgrande, ha visto la partecipazione dall’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Venosa Carmela Sinisi, la Consulente Turistica Nuovi Turismi Fernanda Ruggiero ed i rappresentanti dell’associazione irpina ‘In Loco Motivi’, ovvero il Presidente e Architetto Valentina Corvigno, la studentessa Annalisa Vigilante e Pietro Mitrione (ex Capo Settore di Trenitalia).
All’incontro erano inoltre presenti il Conservatore della Pinacoteca Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio Mario Saluzzi e Nicola Ditommaso, nominato Responsabile del nascente comitato “Sine metu” che coordinerà l’intero progetto.
L’idea della riapertura della tratta ferroviaria in questione, infatti, è scaturita da uno studio progettuale nell’ambito del corso gratuito O.M.C.T.I. (Operatore di Marketing Culturale e di Turismo Integrato) finanziato dalla Forma.Temp, che dal 22 Ottobre al 10 Dicembre si sta svolgendo presso il castello Pirro del Balzo di Venosa (un corso formativo che inoltre verrà riattivato anche a gennaio prossimo per progettare nuovi percorsi per il 2019, anno dedicato alla mobilità dolce).
Va ricordato che il tavolo di Venerdì 30 segue un precedente incontro tenutosi lunedì 19 Novembre 2018 presso la sala del trono del castello di Venosa in cui l’Assessore Carmela Sinisi aveva precedentemente convocato tutta la cittadinanza venosina, le associazioni locali e le amministrazioni dei comuni lucani limitrofi interessati direttamente dalla tratta.
All’incontro di Venerdì quindi, l’Assessore regionale, dopo aver appreso la proposta, analizzato il percorso ferroviario Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle e le eventuali criticità dell’azione, si è reso subito disponibile a mettersi in contatto con i sindaci dei comuni interessati dalla tratta, con le FAL (Ferrovie Appulo Lucane) e soprattutto con Fondazione FS Italiane.
Accolta con grande piacere degli invitati al tavolo la disponibilità dell’Assessore Miranda Castelgrande, l’incontro ha visto l’esposizione dei presenti che hanno presentato le loro idee e visioni.
La Consulente Turistica e presidente della onlus ‘La Strada dei fiori’ Fernanda Ruggiero in prima battuta ha sottolineato la possibilità che questo progetto coinvolga il Terzo Settore delle tre regioni interessate dalla tratta ed abbia l’appoggio del Touring Club Italiano (di cui la stessa è Vice Console per la Regione Basilicata).
L’Assessore del Comune di Venosa ha invece posto l’accento sulla necessità che questo treno non sia fine a sé stesso, ovvero sull’esigenza che questo treno sia supportato anche dalle associazioni dei comuni interessati in modo da animare la permanenza sia a bordo che una volta scesi dal treno dei turisti in viaggio fra Puglia e Basilicata.
L’intervento di Nicola Ditommaso ha voluto mettere in risalto l’impegno dello stesso a continuare l’attività di promozione del progetto sia sui social media sia con tutti i cittadini e le associazioni interessate.
Importante è stato anche l’intervento di Pietro Mitrione, che ha sottolineato come si stia trattando di mettere in funzione una tratta turistica che farà parte di un circuito nazionale molto grande e ben ramificato.
Infatti, la riapertura a fini turistici della tratta Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle, vuole raggiungere tre importanti obbiettivi, il primo è quello ovviamente di creare un circuito turistico dei comuni e dei territori interessati, secondo collegare questi angoli di Basilicata e Puglia alle terre d’Irpinia sulla scia di quanto è già stato fatto per la tratta Avellino – Rocchetta Sant’Antonio e terzo, quello di sfruttare al massimo il boom turistico di Matera 2019.
Su quest’ultimo punto è intervenuto Mario Saluzzi che ha esposto i problemi tecnici presenti relativi alle differenze di binari presenti per raggiungere la futura capitale europea della cultura italiana.
Infine è giunto l’ultimo intervento dell’Assessore alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità che ha ribadito la disponibilità a mettersi in contatto con gli enti interessati (i comuni della tratta, Fondazione FS Italiane e FAL) per stabilire le eventuali azioni da mettere in campo.
L’incontro si è concluso con grande soddisfazione di tutti i presenti”.
Cosa ne pensate?