Perché combattere gli sprechi si può.
È questa la convinzione, se non proprio la missione, del professor Angelo Rosa, nato a Lavello e attualmente residente nella provincia di Bari.
Il professor Rosa ha da poco pubblicato un libro dal titolo: “Lean Organization in Sanità. Esperienze e modelli di applicazione da Nord a Sud“, con prefazione di Elio Borgonovi e introduzione di Adriano Lagostena, edito da Guerini Next.
Professor Rosa, sicuramente i suoi studi e le sue esperienze formative hanno contribuito alla realizzazione di questa “filosofia della produzione”.
“Ho vissuto a Lavello fino a quando ho iniziato gli studi universitari in economia, dapprima a Firenze e poi a Bari. Dopo un master in General Management sono stato selezionato per uno stage dalla società Mirabilandia, dal quale è scaturito un’esperienza nelle risorse umane. Da lì si sono succedute tante esperienze, con Gardaland, Telecom, Eni, il San Carlo di Potenza, FCA. Ho anche conseguito un dottorato internazionale in economia, in Italia e nei Balcani. Da 4 anni insegno alla Business School, la più importante nel meridione. Naturalmente tutte queste realtà mi hanno fatto toccare con mano quanti sono gli sprechi che si potrebbero evitare, ottimizzando i tempi possiamo produrre ulteriore valore e non è solo l’azienda a beneficiarne ma soprattutto la persona”.
In una sua pubblicazione ha parlato dell’importanza della Green Economy e anche in questo caso ha affrontato il tema dello spreco.
“La Green Economy è una grande occasione sia per uscire dalla crisi sia per una questione ecologica. Se i soldi che il nostro Paese spende per comprare energia “sporca” dai Paesi frontalieri venissero investiti nell’industria del rinnovabile avremmo un ritorno incredibile: più posti di lavoro, fine della dipendenza energetica, ambiente più sano e più pulito. Addirittura potremmo rivendere noi l’energia ad altri Paesi, questa volta però “pulita”.
Il tema dello spreco viene ripreso nel suo ultimo lavoro che sonda il terreno della sanità, abbinandolo a concetti come tempo e valore.
“Il concetto di valore risulta centrale nella logica Lean, un modello di produzione snella che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli. Il valore è creato dal produttore ed è proprio la divergenza tra quello che il paziente si aspetta e quello che la sanità offre una delle principali cause delle inefficienze e degli sprechi che vanno quantificati attraverso l’introduzione dei costi standard, al fine di poter individuare una “best practice”. Il modello organizzativo Lean va a ridurre o a eliminare le eventuali “sacche di spreco”; di converso la Lean, nella sua implementazione, riesce ad evidenziare quali sono gli sprechi che poi vengono messi al microscopio dai costi standard”.
L’annullamento degli sprechi è applicabile anche ad altri settori?
“Naturalmente, basti pensare alla pubblica amministrazione. Se si cambia il modo di pensare e si comincia ad introdurre una logica come quella Lean, tutti quanti vivremmo meglio. Il tornaconto sarebbe davvero di altissimo livello”.
Torna mai a Lavello?
“Assolutamente. Si può dire ogni 15 giorni, ho parenti che vivono lì e le radici non le dimenticherò mai”.
Attualmente il professore Rosa è docente di Lean Management e Gestione Risorse Umane in diversi Master Universitari di I e II Livello, nonché Direttore e Coordinatore Scientifico di percorsi di Alta Formazione sulle tematiche dell’organizzazione aziendale e del lavoro. È Direttore del Laboratorio di Lean Organization della School of Management dell’Università lum Jean Monnet, nella quale coordina l’Area Master.
Di seguito la copertina del suo ultimo libro.