Una forte testimonianza quella di Antonio Lovecchio, volontario partito da Melfi per andare ad Aleppo, in Siria, a ristrutturare la Cattedrale maronita di Sant’Elia distrutta dai terroristi islamici.
La roccaforte cristiana della Siria è stata coinvolta, durante la guerra, nel lungo assedio terminato nel 2016.
Di quel tragico episodio sono rimaste la paura, la tristezza e una lunga distesa di macerie.
Antonio è andato in Siria per portare il suo contributo.
Come dichiara all’Agenzia S.I.R. (Servizio Informazione Religiosa):
“Le parole del Vescovo mi hanno colpito, è come se avessi trovato un angelo.
Essendo un missionario, il Signore mi ha illuminato dandomi questo dono, così mi trovo qua a fare questo lavoro con molte difficoltà con la lingua ecc. però il gesto del volontariato è unico.
Ho usato una pietra particolare e un legno particolare, ci vorrà ancora un po’ di tempo.
Questa gente va premiata per questo coraggio di ricominciare, di andare avanti, nonostante tutte le difficoltà.
A noi servirà stare qui, per riacquistare un po’ la Fede”.
Complimenti al nostro volontario Antonio per metterci la passione, il cuore e lo spirito nell’aiutare chi ha perso il simbolo della propria Fede.