L’Arma dei Carabinieri, da tempo, ha avviato, in campo nazionale, l’iniziativa rivolta a tutelare le fasce deboli ed in particolare gli anziani, spesso vittime, mediante artifizi e raggiri, del reato di truffa.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Potenza ha disposto, attraverso i dipendenti Comandi di Compagnia e Stazione mirati servizi, pure porta a porta, finalizzati a contrastare il fenomeno, svolgendo, nei vari centri del potentino, oltre all’azione di controllo del territorio, una campagna informativa destinata soprattutto agli anziani per prevenire tale reato.
Al riguardo, è bene sottolineare l’importanza delle denunce da parte della cittadinanza al fine di consentire alle Forze di Polizia di indirizzare al meglio le investigazioni e addivenire alla compiuta identificazione degli autori.
In tale contesto, ieri si è tenuto, presso la sala consiliare del Comune di Ginestra, l’incontro con la cittadinanza, organizzato dai Carabinieri di concerto con la locale amministrazione comunale.
Il Capitano Alessandro Vergine, Comandante della Compagnia di Venosa, accompagnato dal Maresciallo Maggiore Antonio De Falco, Comandante della Stazione di Ripacandida, competente per territorio, alla presenza del Sindaco e Parroco, si è rivolto ai presenti indicando le modalità attraverso le quali vengono, sovente, consumate le truffe in loro danno, fornendo consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole metodologie utilizzate dai malviventi per introdursi in casa.
Tra le più ricorrenti, si segnalano le telefonate di presunti avvocati, carabinieri o appartenenti alle forze di polizia, nel corso delle quali vengono comunicati alle ignare vittime incidenti stradali od eventi insoliti, occorsi a loro familiari, per i quali vengono richieste somme di denaro, all’esito delle quali, prontamente, giungono presso la loro abitazione i complici incaricati di prelevare i soldi in contanti od altro valore custodito in casa.
Suggerimenti rivolti ad un cospicuo numero di cittadini anziani e non solo, per favorire la cosiddetta “sicurezza partecipata” ovvero quella sicurezza utile a prevenire i reati e promuovere, nel modo più proficuo possibile, l’indispensabile collaborazione con le Forze dell’Ordine.
Tra i consigli dell’Ufficiale, dispensati anche mediante la distribuzione di un opuscolo realizzato dall’Arma dei Carabinieri, si ricordano:
“non aprire a sconosciuti; non tenere in casa oggetti preziosi o denaro; se si utilizza internet non fornire le proprie credenziali o dati bancari; non farsi distrarre per strada da sconosciuti; tenere rapporti di buon vicinato; non fare confidenze al telefono; non farsi raggirare da un semplice tesserino di riconoscimento; ricordarsi di contattare, nell’immediatezza di qualsiasi tentativo di adescamento, il pronto intervento ‘112’ o recarsi personalmente presso il Comando Stazione Carabinieri competente per territorio”.