“Serve chiarezza sulla decisione della Giunta regionale di rilasciare giudizio favorevole di Valutazione di impatto ambientale (Via) nell’iter per la realizzazione della Cava di Monte Crugname per l’estrazione di quarzaneriti nel territorio di Melfi”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Italia Viva, Mario Polese e Luca Braia, che a tal proposito hanno protocollato una interrogazione consiliare.
Spiegano il vicepresidente del Consiglio regionale Polese e il capogruppo di Iv in Regione, Braia:
“Fermo restando che non abbiamo nessun atteggiamento pregiudiziale nei confronti della valorizzazione delle risorse del nostro territorio, riteniamo che la Regione Basilicata non può agire con superficialità su questioni legate all’ambiente e alle peculiarità paesaggistiche, storiche e turistiche, tanto più quando sulla stessa vicenda esistono pareri e posizioni contrarie, con fondate e articolate argomentazioni.
La nostra interrogazione chiede che si tenga conto di tutto quanto accaduto dalla presentazione dell’istanza da parte della società Cementeria Costantinopoli srl, con particolare attenzione alla richiesta, da parte dell’attuale amministrazione del Comune di Melfi, di attendere il pronunciamento espresso della Soprintendenza alla Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata.
Sarebbero infatti emerse, per quanto dichiarato dalla stessa Soprintendenza, fondate ragioni per apporre il vincolo archeologico, valido anche ai fini paesaggistici, sull’intera area interessata dalla cava.
Recenti studi hanno infatti individuato nell’area l’antico percorso del tratturo di San Guglielmo da Vercelli, lungo una diramazione della stessa via Appia.
Se confermato, l’alto valore storico di questi ritrovamenti comporterebbe certamente l’obbligo di istituire un vincolo archeologico e paesaggistico.
Chiediamo nella interrogazione consiliare al presidente Bardi e alla Giunta regionale se si intende tenere conto di quanto richiesto dal sindaco del Comune di Melfi, in merito alle novità emerse e a quanto palesato dalla Soprintendenza alla Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e se in particolare ritengono di convocare in tempi brevissimi la Soprintendenza interessata per concordare la tempistica necessaria per giungere ad un parere definitivo quanto consapevole, che consentirebbe di adottare le determinazioni del caso, in maniera più puntuale e ragionata sospendendo fino ad allora gli effetti della VIA concessa anche per prevenire probabili e dispendiosi contenziosi”.