Nonostante l’incendio di Boreano avvenuto pochi giorni fa, nonostante le intimidazioni e la difficile realtà del caporalato, la legalità fa sentire forte la sua voce.
Apre infatti il Centro Accoglienza di Venosa (PZ), che ospiterà i migranti che saranno impegnati nella manodopera agricola durante la stagione estiva.
Il centro, gestito dalla Croce Rossa, è stato ricavato nella struttura dell’ex cartiera e potrà dare ospitalità ad un numero massimo di 150 migranti.
L’apertura del centro è anche frutto di un accordo siglato a Potenza tra la Regione Basilicata, il Comune di Venosa e il sindacato USB.
In particolare, la Regione verificherà le modalità operative per il trasporto dei braccianti dai luoghi di abitazione ai luoghi di lavoro e verso il centro città, e si impegna a trovare una sistemazione abitativa per i braccianti agricoli che vivono stabilmente a Venosa durante il periodo invernale.
Dal canto suo, il Comune di Venosa, oltre a mettere a disposizione il centro accoglienza, istituirà un indirizzo virtuale ai fini dell’iscrizione nel registro dell’anagrafe e per il rinnovo dei permessi di soggiorno; l’attivazione di due presidi ambulatoriali con cadenza settimanale presso l’ospedale di Venosa e il Punto salute a Palazzo San Gervasio.
Prossimamente sarà operativo anche il centro di accoglienza a Palazzo San Gervasio (PZ) che insieme a quello di Venosa servirà ad arginare i problemi che da tempo investono i migranti e l’intera zona.