Ormai si sa che per aprire un’attività commerciale in proprio in tanti paesi esteri ci vogliono solo 2 giorni mentre in Italia l’iter burocratico da affrontare è ben più lungo.
Il titolare di una piccola o media impresa che opera in Italia deve dedicare circa un mese del suo lavoro a sbrigare le varie pratiche burocratiche, esattamente 269 ore, corrispondenti a 34 giornate di un lavoratore a tempo pieno, il 52% in più della media dei Paesi Ocse, pari a 22 giornate;
70 invece le date che una Pmi deve appuntare sul calendario, tante infatti sono le scadenze fiscali da ricordare ogni anno.
Dichiara Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza:
“Una situazione che oggettivamente scoraggia chiunque abbia voglia di mettersi in proprio”.
Malgrado le mille difficoltà sono positivi i dati diffusi da Confcommercio Imprese Italia, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese: nella provincia nei primi 5 giorni dell’anno si sono iscritte 19 nuove imprese.
Per De Mare questo è un segnale di vitalità imprenditoriale che nella nostra regione punta ad investire nel comparto del commercio e dei servizi.
Secondo voi possiamo ritenerci davvero fuori dalla crisi e quindi vale la pena provare ad investire oppure l’apertura di tante attività è solo fumo negli occhi?