“Arrivano le maggiorazioni sull’assegno unico“.
È quanto si apprende da Today che aggiunge:
“A partire da febbraio l’Inps paga infatti gli importi aggiornati come conseguenza dell’adeguamento dell’importo dell’assegno all’inflazione galoppante.
La rivalutazione dovrebbe essere pari all’8,1%.
Facendo un rapido calcolo dunque la quota minima passa da 50 a 54 euro, mentre quella massima viene portata da 175 a a poco più di 189 euro.
Attenzione però.
Le cifre che abbiamo appena dato non tengono conto degli aumenti stabiliti con l’ultima legge di bilancio e che scatteranno a marzo.
Aumenti che tuttavia, è meglio premetterlo, non spetteranno a tutti.
Con la manovra è stata infatti introdotta una maggiorazione del 50% sull’importo dell’assegno per il primo anno di vita del bambino, e un ulteriore aumento del 50% per le famiglie composte da 3 o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio.
Quest’ultima misura però vale solo per le famiglie con Isee non superiore a 40mila euro.
Inoltre è stato previsto l’incremento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, 50 euro in più dell’importo attuale (100 euro).
Ciò significa che l’importo minimo dell’assegno nel primo anno di vita del bambino andrà (a seconda dell’Isee) da un minimo 75 euro a un massimo di 262,5, una cifra a cui bisognerà poi aggiungere l’adeguamento all’inflazione.
L’assegno di marzo si prevede particolarmente ricco: ai percettori dovrebbe infatti essere pagata anche la percentuale di rivalutazione che non è stata versata a gennaio”.