Atella, ennesimo incendio doloso di notte! Ecco cosa sta succedendo

Un ennesimo incendio, di natura dolosa, è divampato due notti fa nella piattaforma di lavorazione e smaltimento dei rifiuti di Contrada Cafaro, di Atella.

Le fiamme sono state domate rapidamente, senza cagionare danni all’impianto ed all’ambiente, grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, della squadra di emergenza dei dipendenti AMA e dei Carabinieri di Atella.

L’ennesimo tentativo di incendio, di natura dolosa, che in pochi giorni ha interessato la discarica, l’ultimo in ordine di tempo, finalizzato ad annientare AMA, la società in-house del Comune di Atella, ed in particolare il suo Amministratore Unico, l’Avvocato Carmine Ricciardella, il quale evidenzia che:

“I fatti accaduti due notti fa sono l’ultimo capitolo di una serie di danneggiamenti degli impianti, di situazioni create ad hoc al fine di colpire la mia persona ed i miei collaboratori da quando mi sono insediato.

Io, il mio management e tutti i dipendenti di AMA non ci lasceremo intimidire né spaventare da questi atteggiamenti palesemente mafiosi.

Continueremo come e più di prima nel nostro lavoro.

Dopo aver risanato, in poco meno di 1 anno, la Società, siamo ora impegnati nella fase di rilancio.

Non lasceremo che sodalizi malavitosi creino danni ai lavoratori, ai cittadini di Atella e all’intera regione Basilicata.

Contiamo sul supporto di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, sui cittadini e su tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa azienda.

La chiusura della discarica comporterebbe gravi danni per il nostro Comune, ma anche per l’intera regione, poiché la Piattaforma Cafaro rappresenta uno dei pilastri del sistema regionale di gestione dei rifiuti, per non parlare della perdita di posti di lavoro……non sono solo e non mi fanno paura…. io vado avanti”

Un velo di tristezza pervade lo sguardo dell’avvocato Ricciardella insieme alla rabbia ed alla forza di chi non si piega innanzi a tali azioni intimidatorie di stampo mafioso.

Sull’accaduto, sono in corso le indagini dei Carabinieri di Atella, coordinate dal suo Comandante, mentre la società AMA ha provveduto a garantire la sorveglianza armata presso gli impianti oggetto dei continui atti criminosi, e stretti controlli in tutte le sue sedi.