Piena solidarietà arriva alla Sezione PD di Melfi ‘Antonio Luongo’ che nella notte scorsa è stata oggetto di atti vandalici.
Anche il Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, è intervenuto dichiarando:
“Vicini ai nostri iscritti e dirigenti del PD Melfi ‘Antonio Luongo’. Andiamo avanti!”.
Ecco le parole dei Giovani Democratici di Melfi:
“Da poco più di un anno, la sezione di Largo Araneo era diventata la nostra ‘casa politica’. Negli scorsi mesi era stata luogo di incontro, di dibattito, di ascolto.
Ma soprattutto un luogo in cui un gruppo di Giovani, con la voglia di fare e di crescere sulle orme della cultura politica della nostra città, era stato accolto con entusiasmo sotto l’ala esperta dei nostri ‘fratelli maggiori’ del PD Melfi.
Ieri sera, con il favore del buio, qualcuno ha deciso di vandalizzare quella Sezione, portando distruzione là dove da anni si cercava di costruire il futuro della Città.
Quale che sia la matrice del gesto, esso rappresenta non solo una grave mancanza di senso civico, ma anche un profondo disprezzo delle regole democratiche che governano la nostra comunità.
A pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative, poi, questo gesto lascia ancor più sgomenti.
Desideriamo ringraziare quanti hanno voluto esprimere la propria solidarietà, a partire dalla nostra comunità di riferimento, quella dei GD Basilicata. Ringraziamo il segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, ed il Commissario Regionale Gianni Dal Moro.
L’attività del PD di Melfi, così come quella dei Giovani Democratici, non si fermerà davanti a questo atto vandalico, ma continuerà a tenere la barra dritta, verso le idee e gli ideali che da sempre costituiscono il cuore pulsante del nostro impegno”.
Così Michele Petraroia:
“Non vanno sottovalutati gli episodi di intolleranza, gli atti di teppismo, le devastazioni a beni o sede pubbliche o private, e men che meno l’uso di squadre di picchiatori contro lavoratori in sciopero com è accaduto recentemente in Lombardia.
Saranno le preposte Autorità ad accertare i fatti e verificare chi si è reso responsabile dei danni materiali arrecati al Circolo PD di MELFI nella notte del 12 giugno; ma le forze sociali, la comunità locale, le associazioni, le rappresentanze politiche e istituzionali e tutti coloro che hanno a cuore la democrazia hanno il dovere di condannare apertamente l’episodio e mobilitarsi unitariamente e al di là delle appartenenze contro ogni forma di violenza.
La Camera del Lavoro è pronta ad aderire ad iniziative pubbliche, incontri o manifestazioni promosse per stigmatizzare ogni atto di prevaricazione, limitazione di libertà o uso della forza”.
Il consigliere regionare, Roberto Cifarelli:
“‘Siete quello che avete fatto’. Sono le giuste parole con le quali Michele D’Adamo, segretario del Circolo PD di Melfi ‘Antonio Luongo’ ha definito gli autori del vile gesto vandalico avvenuto questa notte ai danni del circolo cittadino.
Con forza esprimo la mia solidarietà ai compagni ed amici di Melfi.
Non fatevi intimorire, non facciamoci intimorire.
I nostri valori e le nostre idee sono più grandi e più forti di qualunque attentato o gesto da imbecilli.
Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti!”.
Sabino Altobello, Sindaco di Lavello:
“Quando si compiono atti così spregevoli, prepotenti e codardi nei confronti di un luogo simbolo dove si incontrano liberamente delle persone che decidono di militare insieme in un Partito, non credo si possa sottovalutare la vicenda, magari riconducendola al ‘degrado’, alle ‘bravate’, alla ‘ostilità’ amplificata dalla cattiveria gratuita di cui siamo spettatori in questo nostro tempo.
C’è , invece, come ormai accade con frequenza, una repulsione, una avversione, una insofferenza nei confronti di un modello di società democratica, libera, nella quale ci si può ancora organizzare in ‘Comunità Politica’, in Partiti che, a dispetto della narrazione di questi pericolosi populistici ultimi anni trascorsi, continuano a svolgere una funzione preziosa, indispensabile per la democrazia italiana.
So di apparire un po’ nostalgico, di essere ancorato al ‘900, ma è lì che trovo le ragioni della indignazione profonda per quello che è accaduto alla sezione del PD di Melfi, quando penso a Pablo Neruda ed alla Sua poesia dedicata a Mi Partido (al mio Partito): ‘Mi ha dato la fraternità verso colui che non conosco. Mi hai dato la libertà che non ha mai il solitario. Mi hai insegnato a scoprire l’unità e la diversità tra gli uomini. Mi hai mostrato come il dolore di un solo essere muore nella vittoria di tutti’.
Ecco cosa si è voluto colpire. Un’idea antica eppure tanto moderna di Comunità di uomini e donne. Si è voluto colpire – ed è di questi tempi – quasi una parola impronunciabile: UN PARTITO. Non saranno queste volgari vigliaccate a fermare il PD di Melfi. Andiamo avanti, caro Segretario Michele D’Adamo, ci aspettano sfide complesse, delicate e difficili, e Melfi, il Vuture A. Bradano e la Basilicata contano sul Partito e sulla sezione ‘Antonio Luongo’ di Melfi”.
La presidenza della sez. Anpi “Mario Miscioscia” di Lavello esprime:
“vicinanza e solidarietà alla sez. del PD di Melfi (Pz). Dopo i fatti di Lavello anche a Melfi la sezione del PD è oggetto di violenza: stiamo forse tornando al clima politico denunciato il 30 maggio 1924 da Giacomo Matteotti alla Camera circa i brogli elettorali del fascismo?
Auspichiamo che chi agisce come i ladri di notte perseguendo finalità antidemocratiche, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica sia attenzionato dalle Forze dell’Ordine e dalle Istituzioni democratiche e perseguito a norma di Legge per essere posto nelle condizioni di non nuocere alla civile convivenza di quei cittadini e di quelle forze dichiaratamente democratiche che si riconoscono nei valori espressi nella nostra Carta costituzionale”.