Il capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, ha sottolineato:
“Lo sanno i lucani quanti clandestini ha intenzione di accogliere Pittella? Certo che non lo sanno visto che l’Accordo che prevede di portare a 3.000 gli immigrati in Basilicata, siglato il 9 Dicembre scorso, è stato tenuto nascosto a tutti”.
Rosa ha quindi aggiunto:
“La Regione di Marcello Pittella, l’Upi regionale di Nicola Valluzzi, l’Anci regionale di Salvatore Adduce, le Prefetture di Potenza e Matera hanno deciso per tutti i lucani che i clandestini in Basilicata non bastano e bisogna passare da 2.200 a 3.000. Bisogna aprire due hub regionali da 100 posti. Bisogna accoglierli nei centri storici dei nostri Comuni. Abbiamo presentato una interrogazione a risposta immediata per sapere come questo accordo si inserirà nel progetto del Governo nazionale che prevede di aprire un Cie in ogni regione e, soprattutto, sapere come la Giunta pensa di affrontare l’inevitabile disagio sociale che si verrà a creare quando nei nostri paesini, pieni di anziani e giovani disoccupati, arriveranno giovani ventenni che non parlano italiano e che hanno usi e costumi diversi dai nostri.
Ancora più inquietante è la percentuale stabilita. Infatti, se l’allora ministro degli Interni, Angelino Alfano, fu coperto di improperi perché voleva portare la percentuale di immigrati a 3 su 1.000 abitanti, i grandi ‘pensatori’ nostrani, che indegnamente ci governano, hanno ritenuto bene di stabilire una soglia di 1 a 50 nei centri sotto i 1.000 abitanti. I Sindaci lucani, che a mezzo dell’Anci regionale sono stati informati, avranno parlato con i loro cittadini di questo aberrante accordo? O i lucani devono essere sempre gli ultimi a sapere tutto, a cose fatte.
E mentre in Italia anche Gentiloni pensa a come rimpatriarli noi pensiamo a come trattenerli, promettendo loro meraviglie che non ci saranno. Siamo davvero pronti a tutto questo? Abbiamo strutture? Abbiamo veri mediatori? Noi non pensiamo. Pittella sarà mai stato in uno Sprar (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati n.d.r.)? Avrà parlato mai con i cittadini dei suoi progetti? Sicuramente no. Avrà parlato però con la lobby delle cooperative che con questo affare ci campano e anche bene. Eppure queste scelte coinvolgono per prima i cittadini ed è loro che si dovrebbe interpellare per primi. Sappiamo però che Pittella preferisce le segrete stanze dei manovratori alle pubbliche piazze del Popolo. I cittadini, oramai stanchi, gli fanno paura”.