Sono numeri incoraggianti quelli espressi da Acea, l’associazione europea dei costruttori, in merito alle immatricolazioni continentali nel mese di gennaio 2023.
Come fa sapere SkyTg24:
“Il vecchio continente ha infatti registrato un +11,7% di nuove vetture su strada nel corso del primo mese dell’anno.
Un dato di grande crescita, soprattutto se paragonato con quello dello stesso mese dell’anno scorso, che si era rivelato il più basso di sempre.
Il trend di crescita ha riguardato praticamente tutte le principali regioni europee ad eccezione della Germania, che ha registrato un -2,6%.
Il mercato che è cresciuto di più è quello della Spagna (+51,4%), seguito dall’Italia (+19%) e dalla Francia (+8,8%).
Tradotti in numeri, nel mese di gennaio si sono registrate 760.041 nuove autovetture in tutto il continente.
Le vetture a benzina sono cresciute del 12,3% nel primo mese del 2023, mentre quelle diesel hanno subito un calo dell’1,6%, nonostante un notevole aumento delle immatricolazioni in Italia (+21,4%) e Spagna (+19,0%).
Elettriche e ibride sempre più numerose
Il trend di crescita delle immatricolazioni del primo mese del 2023 si conferma anche per quanto riguarda i veicoli elettrici a batteria ed ibridi, che continuano a crescere nell’Unione Europea, costituendo ormai rispettivamente il 9,5% e il 26% del mercato, pur piazzandosi ancora dietro le vetture a benzina (37,9%).
Le immatricolazioni di vetture elettriche a batteria (BEV) nel mese di gennaio sono cresciute del 22,9%, per un totale di 71.984 auto. Non sono mancati però cali in alcuni dei mercati europei, come si evince dai dati di Svezia (-18,5%), Germania (-13,2%) e Italia (-8,7%).
Buon inizio anno anche per i veicoli ibridi, cresciuti del 22,1% e che hanno immatricolato 197.982 nuove vetture. In questo caso l’incremento ha riguardato tutti e quattro i mercati chiave: Spagna (+59,3%), Italia (+24,7%), Germania (+19,0%) e Francia (+12,5%), dato che ha portato ad un +2,3% della quota di mercato occupata dalle hybrid rispetto al 2022.
In calo (-9,9%), invece, le immatricolazione delle ibride plug-in, complice soprattutto il dimezzamento delle vendite in Germania (-53,2%), il mercato più importante in termini di volume fino all’anno scorso”.