“Nel 2020 dalla Basilicata sono andati via 2.002 giovani dei quali oltre mille sono laureati”.
E’ quanto ha dichiarato il direttore generale della Svimez, Luca Bianchi, in un incontro su “L’economia e la società del Mezzogiorno”, organizzato dalla Camera di Commercio di Potenza.
In merito, questa una nota di Agenda Basilicata Imprese a firma del portavoce Donato Distefano:
“Il rapporto Svimez presentato stamani in CCIAA a Potenza ha confermato, dopo una discreta ripresa nel del 2021, un brusco e pericoloso arretramento nel 2022, ponendo la Basilicata ultima tra le regioni del Sud per PIL oltre che per livelli occupazionali.
Per il Coordinamento delle associazioni datoriali del settore agricoltura, commercio, turismo, artigianato, cooperazione e servizi aderenti ad -Agenda Basilicata imprese, diventa una priorità istituire un fondo per arginare gli aumenti dei costi energetici e dei carburanti.
Si aggiunga alla difficile situazione socio-economica quanto accade sul versante dello spopolamento in Basilicata, in particolare per la fuga di giovani: negli ultimi 20 sono andati via circa 40.000 giovani sotto i 35 anni dalla Basilicata e di questi negli ultimi 2 anni 2020/22 il 55 % che ha lasciato la Basilicata è laureato (il dato e il più alto della media di tutte le Regioni del SUD).
Sicuramente l’attuale fase che vive il sistema produttivo è pesantemente segnata dagli aumenti esponenziali dei costi di produzione ed in particolare delle materie prime a partire da energia e carburanti.
Basti pensare cosi come confermato dallo SVIMEZ le Imprese del sud Italia sostengono costi per energia pari al doppio di quelle del nord e oltre il 50% in più di quelle del centro Italia, se a questo si aggiungono alcuni altre due componenti negative che sono la mobilità e i trasporti e la modesta qualità delle connessioni per i quali si spende mediamente il 40% in più del resto del paese.
Questo stato di cose a parere di Agenda Basilicata Imprese va arginato con adeguate misure di sostegno e di concrete misure che nell’immediato devono permettere di superare la difficilissima e turbolenta fase che stiamo vivendo.
A parere del coordinamento urge predisporre apposite misure da parte della Regione Basilicata destinate a sostenere il diffuso reticolo delle PMI, affinché si possa favorire concretamente quell’azione di ammodernamento dell’intero sistema produttivo lucano all’interno del più generale processo di transizione energetica posto in essere a livello di U.E..
Il tutto va posto in essere con immediatezza e vanno approvate misure certe e misurabili poiché ogni ulteriore procrastinazione potrebbe determinare la chiusura di migliaia di PMI, considerata la drammatica situazione in cui versano onde evitare che nelle prossime settimane molte aziende chiudano i battenti”.