Il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, ha sollecitato la Garante nazionale, unitamente alla Regione, con il suo assessore all’istruzione Cupparo:
“a rappresentare al governo l’apertura parziale della scuola lucana e precisamente per i ragazzi con disagio sociale o con disabilità.
Il presidente Conte nell’ultima conferenza stampa ha dichiarato che l’anticipo delle notizie sulla seconda fase del 4 maggio è derivato dal fatto di voler dare maggiore tempo e informazioni su come bisogna muoversi in sicurezza ma anche per acquisire indicazioni più pertinenti rispetto ai temi messi in campo.
Diceva don Milani che la più grande ingiustizia è fare parti uguali tra disuguali!
Per la scuola purtroppo con la riapertura generalizzata a settembre sta accadendo questo.
La didattica a distanza, non riesce, purtroppo, a rispondere alle esigenze degli studenti fragili per i quali si aggrava il disagio educativo e si accentuano disparità e marginalità.
La riapertura, previa una doverosa sanificazione dei locali e con l’uso di tutti i dispositivi di protezione necessari (mascherine, tamponi per i docenti ecc.), servirebbe ad aiutare i bambini e i ragazzi che avrebbero una continuità nei rapporti e nelle attività didattiche con le figure professionali di riferimento, ossia con gli insegnanti di sostegno, e consentirebbe un sollievo, un respiro alle famiglie di questi ragazzi, dopo una fase così lunga di isolamento e di accompagnamento.
La Basilicata, oggi, per la sua condizione sanitaria favorevole rispetto alle altre regioni, per la sua rarefazione demografica, per la sua ricchezza di aule rispetto al numero dei bambini-ragazzi frequentanti la scuola, potrebbe rappresentare un test significativo a livello nazionale anche per intraprendere altre soluzioni prima della data di riapertura prevista per settembre”.