Rende noto il Procuratore Capo di Potenza, Francesco Curcio:
“Il personale della Squadra Mobile di Potenza, su disposizione della Procura di Potenza, ha eseguito un’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale di Potenza ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Francesco Papapicco e Oyaire Thompson, il primo ritenuto gravemente indiziato del reato di cui all’art. 586 c.p. (morte come conseguenza di altro delitto) ed entrambi, in concorso tra loro, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’ordinanza cautelare è il risultato di una complessa attività d’indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica e svolta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, che ha preso avvio dal decesso di un 41enne di Potenza, Vaccaro Vito, avvenuto a Potenza lo scorso 18 luglio 2022 per “arresto cardio circolatorio da assunzione di stupefacenti tramite venopuntura”.
Le prime attività di investigazione hanno fatto emergere i contatti intrattenuti dalla vittima, subito prima del decesso, con Francesco Papapicco.
Ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, le investigazioni, e, in particolare, la visione delle telecamere cittadine e l’analisi dei tabulati telefonici consentivano di collocare Francesco Papapicco nella città di Potenza, in prossimità dell’abitazione della vittima poco prima del suo decesso; grazie all’esame dei dati contenuti nello smartphone appartenuto alla vitti{title}me, poi, gli investigatori hanno accertato che tra i due, a seguito di un accordo preventivo, vi era stato un incontro teso alla verosimile cessione di eroina da parte di Francesco Papapicco.
Gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato, inoltre, sempre a livello di gravità indiziaria, che Francesco Papapicco, per rifornirsi dell’eroina da cedere alla vittima, si era rivolto ad un soggetto, Oyaire Thompson, di nazionalità nigeriana.
In particolare, si giungeva all’identificazione di quest’ultimo soggetto in occasione del suo arresto avvenuto nel centro storico della città di Potenza.
In tale occasione una perquisizione personale consentiva di rinvenire sulla persona del cittadino nigeriano venti involucri contenenti eroina, pronti per essere immessi sulla piazza di spaccio cittadina.
Si consentiva di appurare che il nigeriano era l’utilizzatore dell’utenza telefonica contattata da Francesco Papapicco, dopo che quest’ultimo aveva ricevuta la richiesta di stupefacente dall’uomo trovato privo di vita.
Quanto alle cause della morte del 41enne di Potenza, la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Potenza sulla salma del giovane, in particolare l’analisi dei campioni biologici, ha evidenziato la presenza dell’oppiaceo morfina ad azione narcotica principale metabolita dell’eroina, di codeina presente nell’eroina “da strada”, dati compatibili con intossicazione acuta da oppiacei “overdose da oppiacei”.
Analogo riscontro si è rilevato anche dagli accertamenti tecnici effettuati sul contenuto della siringa rinvenuta vicina al corpo senza vita di Vaccaro Vito ed esperiti dalla Polizia Scientifica.
Tale attività ha permesso di evidenziare che la siringa, al suo interno, conteneva del liquido di colore scuro nel quale si è riscontrata la presenza di codeina e morfina.
Inoltre, nel campione analizzato, è stata riscontrata la presenza della caffeina, sostanza non stupefacente, utilizzata come sostanza da taglio adulterante nei campioni di eroina”.