“Le famiglie lucane non hanno bisogno di interventi a pioggia e di fondi da destinare in modo indiscriminato alle residenze socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e per le persone non autosufficienti. Lo abbiamo ribadito al precedente governo regionale e lo ribadiamo anche a quello attuale”.
E’ quanto dichiarano in una nota Angelo Summa, Segretario generale Cgil Basilicata e Nicola Allegretti, Segretario generale Spi Cgil Basilicata.
Proseguono:
“Nessun intervento potrà mai essere adeguato se non accompagnato dal rilancio della programmazione della spesa sanitaria e assistenziale in Basilicata.
Si tratta di ricostruire una rete socio-sanitaria e socio-assistenziale e di approvare una legge che regoli l’accreditamento di tali strutture, al fine di garantire standard di servizi qualitativamente elevati e l’accesso per tutti ai contributi economici laddove necessario.
Le risorse ci sono e spesso non vengono nemmeno utilizzate, come nel caso dei disabili gravissimi per i quali si sta ancora aspettando l’emanazione dell’avviso pubblico che consenta alle famiglie di accedere ai contributi previsti dalla delibera regionale dell’ottobre del 2018.
Le persone con disabilità gravissima beneficiarie di interventi a valere sul Fondo nazionale per la non autosufficienza nel 2018 sono stati soltanto 55 nella nostra regione che si è posizione all’ultimo posto in Italia.
Rifinanziamento della legge regionale n. 29/2017 in materia di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, attuazione dei Piani intercomunali dei servizi sociali e socio-sanitari, avviso pubblico sulle disabilità gravissime, approvazione di una legge regionale sull’accreditamento delle strutture che svolgono attività socio-assistenziali e socio-sanitarie per anziani, attuazione del manuale per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio assistenziali approvato in via definitiva con deliberazione della giunta regionale n.194 del 9 marzo 2017 e in scadenza a breve, approvazione di un Piano regionale sulla non autosufficienza, ivi compreso la garanzia di cura e assistenza a domicilio delle persone non autosufficienti.
Queste le richieste del sindacato dei pensionati Spi Cgil e della Cgil Basilicata avanzate già da tempo al governo regionale precedente e al centro della discussione degli incontri che in questi ultimi mesi si sono svolti con l’assessore regionale alla Salute e alle politiche sociali Rocco Leone.
A fronte di un quadro demografico preoccupante in Basilicata è chiaro che gli interventi messi in campo fino a questo momento rispetto alla non autosufficienza sono del tutto inadeguati e non rispondono alle esigenze di cura continuativa.
La popolazione regionale tra il 2011 e il 2017 è diminuita dell’1,3%, con una popolazione anziana regionale cresciuta del 7,5%. A fronte di un numero di anziani con limitazioni funzionali che cresce del 3,2%, il numero di indennità di accompagnamento riconosciute cresce solo dello 0,3%.
In questo contesto è di 47 euro la spesa pro capite dei Comuni per interventi e servizi sociali per anziani mentre sono 17,5 i posti letto per mille anziani residenti in regione nei presidi socio sanitari e socio assistenziali, occupati per il 66,7% da donne, di cui il 68,2% non autosufficienti.
A ciò si aggiunge che sono 26.828 gli anziani che vivono soli nelle proprie abitazioni, nella maggior parte dei casi inadeguate.
Alla luce di ciò riteniamo che la proposta di legge “Assistenza alle persone anziane nelle strutture residenziali” d’iniziativa del consigliere Roberto Cifarelli (Pd) approvata in quarta commissione senza che ci sia stato un censimento delle strutture e una verifica del rispetto delle norme previste, così come concepita non possa essere approvata in quanto non garantisce criteri di accesso uniformi per tutte le persone non autosufficienti della regione e non è accompagnata da una programmazione complessiva degli interventi in materia di non autosufficienza e regolamentazione delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali esistenti sul territorio.
La proposta di legge recentemente approvata in commissione riteniamo sia assolutamente insufficiente in quanto interviene in modo semplicistico sul mero ristoro economico alle strutture residenziali tralasciando quel confronto aperto e continuo che la complessità della materia del socio assistenziale residenziale richiederebbe.
Pertanto invitiamo il Consiglio regionale di Basilicata ad approvare un ordine del giorno con impegni e scadenze definite sulle seguenti materie: approvazione di un piano regionale sulla non autosufficienza con riferimento al piano nazionale approvato di recente dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, una legge regionale sull’accreditamento delle strutture che svolgono attività socio-assistenziali e socio-sanitarie per anziani, rifinanziamento delle legge n. 29/2017 in materia di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, censimento urgente di tutte le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie presenti sul territorio regionale e verifica del rispetto delle norme vigenti in materia, compreso il manuale approvato dalla Regione Basilicata”.