Si è tenuto ieri l’incontro con l’assessore Casino e i dirigenti del dipartimento attività produttive per individuare le azioni future da poter mettere in campo per arrivare ad una collocazione lavorativa e alla stabilizzazione della platea regionale dei TIS e degli RMI.
Fa sapere in un comunicato la Coordinatrice regionale USB Basilicata Rosalba Guglielmi:
“La nostra O.S. al tavolo ha chiesto che si arrivasse con immediatezza all’inserimento lavorativo di circa un migliaio di addetti nel consorzio di bonifica partendo dai circa 700 addetti che già svolgono le mansioni riconducibili a quelle del consorzio e allargando tale possibilità anche agli altri appartenenti alla platea su base volontaria.
È stato chiesto l’impegno dell’assessore e della giunta ad una forte pressione nei confronti del governo nazionale perché si arrivi, sulla falsariga di quanto già ottenuto dalla regione Calabria, alla possibilità da parte dei comuni di procedere alla stabilizzazione al di fuori dei limiti di spesa e dei vincoli assunzionali dei lavoratori da tanti anni impegnati a permettere il mantenimento di una macchina amministrativa sempre più carente di personale e spinta a scelte di esternalizzazione di sempre maggiori servizi.
Sempre nel confronto col governo va avanzata la proposta del riconoscimento da parte dei ministeri interessati del lavoro di fatto effettuato dai TIS e RMI ,assegnati ai loro Uffici, per procedere all’assunzione degli stessi negli organici statali.
In premessa è stato da noi chiesto il mantenimento della platea ai lavoratori presenti a Luglio 2022, considerato che già sono stati apportati dei tagli, e la richiesta che, nei tempi necessari all’attuazione del progetto di occupazione e stabilizzazione, vengano riviste le norme relative al riconoscimento dei diritti essenziali e all’aumento dell’attuale sussidio, giustamente individuato dallo stesso assessore come un assegno alimentare, che però viene erogato in cambio di un’attività lavorativa di 80 ore mensili.
Per la prima volta si è arrivati ad ipotizzare un percorso almeno per le soluzioni dipendenti esclusivamente dalla volontà regionale, ma, per non essere ancora una volta bloccati, richiamiamo la necessità di agire con estrema urgenza ,per evitare che il blocco delle attività legislative per l’avvicinarsi del semestre bianco, collegato alle prossime elezioni regionali, renda vana, anche la possibilità di procedere.
Nel merito di qualche altra proposta avanzata, ribadiamo la nostra contrarietà ad un’ipotesi di assunzione a 102 giornate contributive, 87 di fatto retribuite, che sicuramente non sono utili ad assicurare, ai lavoratori che vogliamo far uscire da uno stato di precarietà, una vita appena dignitosa”.