Bone notizie per gli agricoltori lucani in ginocchio a causa dei danni provocati dai cinghiali.
L’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, ha annunciato:
“Ristorare i danni subiti dagli agricoltori, cercando di recuperare il ritardo accumulato in questi anni, è atto doveroso che dobbiamo in futuro continuare a perseguire, a partire dall’utilizzazione dei proventi legati al tesserino, come la legge regionale prevede.
Ammonta a 460mila euro la quota proporzionale dei danni accertati sul territorio a caccia programmata, nel periodo 2011/2016, che viene ripartita e trasferita ai 5 Ambiti Territoriali di Caccia della Regione Basilicata (AA.TT.CC).
Manteniamo alta l’attenzione sul tema sia a livello nazionale, con la Commissione Politiche Agricole che spinge il Ministero Ambiente a emettere il decreto sui danni da fauna selvatica, che a livello regionale con gli accordi già stipulati con l’Istituto Zooprofilattico Speciale di Puglia e Basilicata e con Enci sui temi della sicurezza alimentare e sulla formazione dei cacciatori, oltre che lavorare sulla filiera della carne.
Le risorse sono trasferite dalla Regione agli Ambiti Territoriali di Caccia al fine di provvedere alla liquidazione dei danni provocati da cinghiali alle colture agricole, come previsto sia dalla norma nazionale che regionale.
Le risorse finanziarie pari a 460.000 euro, ad oggi disponibili, da destinarsi esclusivamente al pagamento degli aventi diritto al risarcimento danni causati dai cinghiali alle colture agricole sul territorio regionale, sono provenienti dalla quota della tassa di concessione regionale in favore degli ambiti territoriali di Caccia della Regione Basilicata.
Le opportune verifiche saranno effettuate dai Comitati Direttivi di ognuno degli ambiti territoriali di caccia che trasmetteranno al competente ufficio “Foreste e Tutela del Territorio” gli elenchi definitivi.
I danni alle colture agricole provocati dalla specie sus scrofa nel periodo 2011/2016 sul territorio a caccia programmata e denunciate dagli agricoltori ammontano a oltre 3,2 milioni di euro”.