“A vent’anni esatti dalla legge che ha istituito nel nostro Paese il ‘Giorno del ricordo’, grazie soprattutto alla ricerca storica e alle iniziative di sensibilizzazione intraprese anche nel mondo della scuola, la consapevolezza sulla tragedia che condusse alle foibe e all’esodo dalle loro terre dei cittadini istriani, fiumani e dalmati è sempre più forte tra gli italiani, compresi i più giovani.
Conservare la memoria su questa drammatica pagina vissuta sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi di Tito, oltre a essere doveroso nei confronti delle vittime e di quanti soffrirono duramente per quelle ingiustizie, è fondamentale per fare i conti e delineare compiutamente il nostro passato affinché nella coscienza collettiva non esistano totalitarismi buoni, forme di violenza accettabili o ancora eccidi e stragi relegabili all’oblio”.
È quanto dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in occasione del ‘Giorno del ricordo’.
Aggiunge Bardi:
“Questa celebrazione ricade a pochi giorni dal 27 gennaio e dalla ‘Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo’, in un momento storico segnato da nuove guerre che le future generazioni, obbligandoci a delle risposte, potranno inquadrare come il tempo della dimenticanza.
Per questo è urgente risvegliare il ricordo, fare memoria, riaffermare il ruolo della diplomazia e mettere al centro delle scelte politiche, a tutti i livelli di governo, il valore dell’uomo e dei processi democratici”.