“Nell’incontro avuto oggi con i dirigenti dell’Eni abbiamo evidenziato che sicuramente saranno state fatte delle cose positive nel passato ma noi guardiamo al futuro della nostra terra e negli accordi che dovranno essere presi con la società petrolifera bisognerà tenere in primo piano e tutelare la salute e l’ambiente per i lucani”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi al termine dell’incontro svolto oggi a Potenza per discutere del rinnovo degli accordi del 1998 con l’Eni sulle attività petrolifere in Val d’Agri.
All’incontro, oltre al presidente della Regione, hanno partecipato gli assessori Francesco Cupparo e Gianni Rosa e, per conto dell’Eni, Luigi Ciarrocchi, Manfredi Giusto, Walter Rizzi e Umberto Breglia.
Bardi ha annunciato che la settimana prossima ci sarà un nuovo incontro, di carattere tecnico, che riguarderà la questione delle compensazioni ambientali, mentre prosegue anche l’interlocuzione con il governo nazionale:
“al quale chiediamo che si impegni nell’indirizzare le risorse sulla costruzione di infrastrutture, che sono prioritarie per la Basilicata.
Sulle compensazioni riteniamo di dover chiedere, a distanza di vent’anni, più di ciò che è stato dato finora, che non può soddisfare un popolo che attende ormai da molti anni risultati in termini di lavoro e sviluppo.
Abbiamo una risorsa, il petrolio, non possiamo far finta che non ci sia.
Dobbiamo fare in modo che questa risorsa venga utilizzata per il bene dei lucani”.
Al termine della riunione l’Eni ha diffuso una nota nella quale si sottolinea che:
“è di fondamentale importanza lavorare insieme per progettare e realizzare un modello di sviluppo sostenibile, integrando le attività di estrazione con una serie di iniziative basate sulla diversificazione economica, sull’economia circolare e sulla lotta al cambiamento climatico.
L’obiettivo di Eni è quello di creare valore a lungo termine attraverso un nuovo paradigma energetico sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, per fare della Basilicata un polo di riferimento nazionale per la gestione sostenibile delle risorse, lo sviluppo economico e occupazionale, l’efficientamento, la ricerca e innovazione tecnologica”.