“Anche se non ci sono tende di studenti piantate davanti le sedi universitarie di Potenza e di Matera e i costi dei fitti nei due capoluoghi sono inferiori a quelli delle sedi degli atenei del centro-nord, i problemi per i nostri giovani iscritti all’Unibas e per le famiglie non sono meno gravi di quelli delle proteste del ‘movimento delle tende’ diffuso in poco tempo in tutto il Paese”.
Così Carmine Ferrone (Art. 1-Pd, consigliere Provincia di Potenza) per il quale:
“il numero molto limitato di alloggi che l’Ardsu – l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario – è in grado di mettere a disposizione degli studenti iscritti all’Unibas è anche una delle cause della migrazione dei neodiplomati verso altri atenei.
E ai pochi alloggi nella Casa dello Studente si aggiungono gli scarsi servizi offerti.
Soprattutto il Campus Universitario di Macchia Romana a Potenza è ormai da tempo una città a parte mai integrata nel resto della città che non fa nulla per integrare i fuori sede.
Da parte del sindacato dei pensionati è stata avanzata una proposta molto interessante battezzata ‘adotta un nonno’: uno studente o una studentessa universitaria ospitata da un pensionato che oltre a studiare si prende cura di una persona o di un nucleo familiare di anziani.
Potrebbe essere una buona idea, tanto più nei paesi dell’hinterland del capoluogo destinati allo spopolamento, anche se, ancora una volta, la Giunta Regionale dimostra tutta la sua incapacità ad affrontare i problemi di studio, formazione, qualità della vita delle giovani generazioni, delegando burocraticamente ogni cosa all’Ardsu.
La discriminazione dei nostri studenti dell’Unibas è quindi nelle opportunità che mancano soprattutto nella fase successiva alla laurea per l’orientamento al lavoro”.