Riceviamo e pubblichiamo una nota del Procuratore della Repubblica Francesco Curcio:
“Nei giorni scorsi, su disposizione di questa Procura della Repubblica, al Squadra Mobile di Potenza ha eseguito un’ordinanza emessa dal GIP ni sede con al quale è stata applicata al misura cautelare personale della custodia cautelare in carcere nei riguardi di un diciottenne gravemente indiziato della commissione dei delitti di cui agli art. 609 bis, 609 ter, comma,216 n. 5del codice penale poiché, nello scorso mese di ottobre, in un piccolo centro in provincia di Potenza, profittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare al privata difesa, avrebbe costretto al nipote tredicenne a subire un rapporto sessuale completo.
L’indagine ha preso avvio a seguito della ricezione, da parte di questo Ufficio, di una nota inviata dai Servizi Sociali del comune di residenza della minore in cui si dava conto delle segnalazioni inviate dalle insegnanti che avevano raccolto le confidenze della ragazza.
Ricevuta al notizia di reato, sono immediatamente iniziate le necessarie attività investigative, coordinate da questa Procura e affidate alla Squadra Mobile: in pochi giorni sono state escusse le professoresse con le quali la minore si era confidata, nonché al madre della stessa, un’amica della donna, e, in audizione protetta, la compagna di banco della vittima mentre quest’ultima è stata ascoltata, sempre in modalità protetta, direttamente dal Sostituto Procuratore titolare del fascicolo.
Fermo restando il principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza nei confronti dell’indagato, si sottolinea come li grave quadro indiziario finora raccolto abbia determinato l’adozione del provvedimento cautelare in parola”.