RSU, FP, CGIL, nelle vesti di Giuliana Pia Scarano e Lucia Summa, invitano l’Arpab ad adottare procedure trasparenti per le assunzioni:
“La vicenda delle assunzioni in Arpab legate al Masterplan ha assunto e sta assumendo sempre più, tratti a dir poco grotteschi.
La decisione degli uffici regionali (Programmazione e Finanze, Risorse Umane e Autorità di Gestione) di sospendere il bando di selezione pubblica per contratti a tempo determinato in Arpab rende evidente quanto la trasparenza, l’efficienza e l’indipendenza dei controlli ambientali non siano priorità del nuovo governo regionale.
Prima la Regione, con delibere a firma dei dirigenti dei citati uffici, finanzia attraverso il Masterplan il potenziamento strumentale e di personale, e con tali risorse vengono assunti n.58 degli 80 lavoratori a somministrazione previsti.
Successivamente, si decide ad un tavolo regionale convocato presso l’Assessorato all’Ambiente, su sollecitazione proprio della CGIL, di bandire concorsi per contratti a termine.
Salvo, qualche mese dopo, come risvegliati dal coma elettorale, accorgersi che non si possono utilizzare i fondi comunitari (PO-FERS) per le assunzioni di personale.
L’Agenzia è l’Ente tecnico preposto ai controlli ambientali alla base di ciascuna delle Autorizzazioni Ambientali che le Amministrazioni Regionali e Provinciali rilasciano nel nostro territorio.
Consapevoli di questa funzione per la collettività lucana e, soprattutto, nel rispetto dei lavoratori che operano quotidianamente con senso di responsabilità tra gravi difficoltà nell’Agenzia, la Funzione pubblica CGIL, a differenza di altre sigle sindacali, non ha mai fatto mancare la presenza ai tavoli di contrattazione, anche quando si è trattato di dire no al rinnovo dei contratti a somministrazione.
In tale occasione la CGIL, al fine di superare l’impasse di organico dell’Agenzia, si è coerentemente battuta con forza affinché si emanassero in tempi brevi selezioni per contratti a tempo determinato improntate ai criteri oggettivi e trasparenti codificati dal DPR n. 220 del 2001, senza fare fantasiose e forzate alchimie come qualcuno pretenderebbe.
Ci domandiamo, dunque, come siano stati utilizzati i fondi comunitari sino ad oggi e come sia stato possibile usare le risorse del Masterplan (DGR 435/2916, DGR. 1008/2019 e Convenzione Masterplan DGR n.10/2017 et alia) per assumere lavoratori a somministrazione dall’inizio del 2018 ed ora non poterlo fare per i concorsi a termine?
E il Direttore dell’Arpab, sempre prolifico di certosini atti deliberativi, possibile sia stato carpito ingenuamente dalle maglie dei burocrati regionali di ieri e di oggi?
Chiediamo all’assessore Rosa di fare piena luce su tale vicenda, nel rispetto della trasparenza, nonché di affrontare con immediatezza e con la massima serietà la questione delle difficoltà operative in Arpab, partendo in primis dal sistema organizzativo dell’Ente, le cui funzioni vengono svolte in tre sedi (Potenza, Matera e Metaponto) con relativi laboratori ed operatori.
I deficit di operatività nei controlli dell’Ente non possono di certo essere superati esclusivamente mediante convezioni con istituti nazionali che si occupano di ambiente.
L’Agenzia ha necessità, oltre che di un modello organizzativo che stabilisca ruoli e funzioni di chi opera nel rispetto delle declaratori contrattuali, di personale qualificato atto a potenziare i controlli sul territorio per dare risposte attraverso dati scientifici alla collettività lucana sempre più preoccupata per le tante criticità ambientali”.