«Dal rapporto dell’Istat «I giovani nel Mezzogiorno: l’incerta transizione nell’età adulta» emerge la necessità di avviare politiche serie e concrete per i giovani lucani.
I dati parlano della Basilicata come la seconda regione in Italia in cui si registra la maggiore emorragia di giovani nella classe d’età 18-34 anni: tra il 2002 e il 2022 la popolazione giovanile lucana si è ridotta infatti di 47.115 unità (-32,2%).
Inoltre l’incidenza della popolazione giovanile sul totale dei residenti in Basilicata è passata dal 24,5% del 2002 al 18,3% del 2022.
Si tratta di una vera fase di spopolamento che non si vuole arrestare, ma anche anzi pare aumentare. Ecco perché urge rilanciare l’azione politica mettendo i giovani al centro della discussione.
Una priorità da affrontare rapidamente per il bene della comunità».
È quanto afferma Carmen Celi, coordinatrice Democrazia Cristiana con Rotondi di Basilicata che prosegue:
«È chiaro che le risorse del Pnrr rappresentano una possibilità preziosa per invertire il triste fenomeno. Bisogna avere il coraggio di azioni coraggiose affinchè sia data la possibilità alle giovani generazioni di poter scegliere di rimanere nel proprio territorio.
Dunque la digitalizzazione è la base su cui porre attenzione al fine di creare quella infrastruttura necessaria che consenta ai giovani di far viaggiare le proprie idee, portando valore aggiunto nella propria regione.
Serve così incentivare le politiche di smart working e co-working così da poter garantire ai giovani lucani l’opportunità di potersi formare e crescere professionalmente, mettendosi in rete e confrontandosi col mondo.
Il centrodestra ha una particolare sensibilità sul tema e sono sicura che farà di tutto affinchè la Basilicata diventi una terra di giovani e per i giovani.
Noi di Democrazia Cristiana con Rotondi Basilicata siamo disponibili a creare una cabina di regia con tutti gli esponenti del tessuto sociale, economico e culturale regionale con l’intento di creare le migliori condizioni possibili per far decollare un sistema che possa coinvolgere i giovani lucani e permettere lo sviluppo della Regione.
Solo così saremo in grado di trattenere i nostri ragazzi ed evitare un declino totale».