Ecco la nota del segretario del Psi, Livio Valvano, in seguito ad un importante incontro per discutere dello sviluppo lucano:
“Il Presidente Michele Somma, insieme al direttore e ai suoi collaboratori, ci ha ricevuto per discutere informalmente sul sistema economico lucano e sulle possibili politiche di sviluppo.
Tutti i componenti della segreteria regionale socialista hanno apprezzato la disponibilità del Presidente Somma e soprattutto i contenuti della sua esposizione, che se pur informale, è stata molto puntuale e dettagliata.
La discussione ha messo in luce i punti di forza e le criticità del sistema produttivo lucano che, va ricordato, è l’unica realtà economica regionale ad aver recuperato integralmente i valori del PIL precedenti la crisi del 2008.
Tante le criticità da affrontare e interessanti gli spunti offerti alla discussione rispetto alle politiche da mettere in campo per intercettare la domanda di lavoro dei disoccupati che non possono trovare risposte nell’industria dell’auto, dell’energia, degli idrocarburi e nello sviluppo turistico legato a Matera 2019.
Agricoltura, artigianato e costruzioni possono offrire occasioni di lavoro se accompagnate da politiche innovative, in grado di accompagnare i cicli economici dei prodotti e dei servizi che oggi hanno una durata molto breve rispetto al passato e che, quindi, richiedono formazione continua, una flessibilità di reimpiego su nuovi prodotti e nuovi servizi molto più frequente.
Indispensabili le azioni concrete di snellimento della burocrazia, ma a favore dei cittadini, soprattutto i micro-imprenditori, e non degli uffici della pubblica amministrazione.
La burocrazia è proprio uno degli elementi determinanti, insieme al noto capitolo delle infrastrutture.
E proprio su questo che i ministri pentastellati dovrebbero lavorare in concreto più che twittare, a partire da Di Maio che fa bene a venire in visita in Basilicata per rendersi conto delle eccellenze e della vitalità del nostro sistema economico.
Sono proprio le infrastrutture che possono affrontare alla radice i nodi che frenano lo sviluppo economico in Basilicata e nel contempo dare una risposta concreta e migliore ai tanti disoccupati che preferirebbero un lavoro, per esempio, nel settore delle opere pubbliche e delle costruzioni, anziché rassegnarsi a ricevere un assegno a casa senza lavorare, per contribuire a una Basilicata che vuole crescere e non essere assistita.
Va bene il reddito di cittadinanza, ma solo se accompagnato da meccanismi concreti e da politiche vere che trasformino in economia e quindi in occupazione l’assistenza economica che deve essere concepita solo come un sostegno temporaneo.
In questo caso il reddito di cittadinanza avrà anche la nostra condivisione, anche perché di fatto si sovrapporrà al reddito minimo che la Basilicata sta già sperimentando autonomamente”.