Domenica 24 Marzo, dalle 7:00 alle 23:00, si vota in Basilicata per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale.
Sul sito web del Consiglio regionale e sul canale YouTube dell’Assemblea sono stati pubblicati due video, a cura dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale, per spiegare le modalità del voto: il primo riguarda il voto domiciliare e assistito, il secondo le novità della nuova legge elettorale.
Per riassumere, ecco come effettuate il voto domiciliare assistito:
“Gli elettori affetti da gravi infermità, che non possono uscire dalla propria abitazione, possono votare a domicilio.
La domanda, corredata da un certificato medico della Asl e dalla copia della tessera elettorale, deve pervenire entro il 4 Marzo al Comune di residenza.
Gli elettori fisicamente impediti, che hanno bisogno dell’assistenza di un altro elettore per esprimere il proprio voto, possono richiedere al Comune di residenza di provvedere all’annotazione permanente del diritto al voto assistito mediante apposizione di un timbro sulla tessera elettorale”.
Ecco, invece, le novità della nuova legge elettorale:
“Lelettore dovrà presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale.
Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’Ufficio elettorale del Comune di residenza.
L’elettore:
- può votare per un candidato presidente, tracciando un segno sul suo nome. In questo caso il voto è valido solo per l’elezione del presidente e non si estende a nessuna lista;
- può votare per un candidato presidente e per una delle liste ad esso collegate;
- può votare solo per una lista. In questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente a essa collegato.
Non è ammesso il voto disgiunto: scegliendo un candidato presidente e una lista diversa da quelle a lui collegate, si annula la scheda.
L’elettore può esprimere una o due preferenze per i candidati alla carica di consigliere regionale della lista prescelta, scrivendo il cognome, oppure il nome e il cognome in caso di omonimia.
Se esprime due preferenze, devono essere destinate a candidati di sesso diverso e della stessa lista: per una donna e per un uomo e viceversa.
In caso contrario, la seconda preferenza è nulla e resta valida solo la prima.
Diventa presidente della Regione chi ottiene il maggior numero di voti”.