“Serve un piano di rilancio industriale della Basilicata per creare nuove opportunità di lavoro”.
A chiederlo è il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella, che giudica finora insoddisfacente lo sforzo delle compagnie petrolifere impegnate in Basilicata:
“Mi sento di condividere quanto dichiarato dall’assessore Cupparo durante l’ultima riunione del tavolo sulla trasparenza sulla necessità di mettere insieme i grandi gruppi industriali per parlare di rilancio e quindi riprendere assolutamente le relazioni con le parti politiche, sociali e datoriali per un progetto industriale che rilanci la Basilicata.
Eni e Total devono ridare al territorio lucano quanto promesso, cioè posti di lavoro.
Al tavolo della trasparenza è emerso che nel sito Total di Tempa Rossa sono ancora molto pochi i posti di lavoro per i lucani e soprattutto che le aziende dell’indotto utilizzano contratti a mio avviso poco pertinenti al lavoro svolto, per di più solo l’11 per cento applica il contratto di appartenenza della casa madre.
Allo stesso tempo, Eni è in attesa di nuove concessioni che è giusto concedere ma solo in cambio di un progetto sulla green economy che porti posti di lavoro in tutta la Basilicata.
Insisto nel dire che tale progetto debba essere consolidato nell’area della Valbasento che va da Pisticci a Ferrandina dove ci sono aziende e capannoni pronti ad accogliere tali investimenti, come la Greenswitch.
Infatti, se non fosse per qualche imprenditore privato che ancora ci crede, oggi la Valbasento sarebbe un vero cimitero industriale.
Bisogna assolutamente insistere sulla ripresa poiché ci sono tutte le condizioni affinché questo avvenga.
Come Femca Cisl, senza distogliere lo sguardo dal territorio del potentino nel cercare soluzioni al mantenimento dell’esistente tessuto produttivo, lotteremo e lo comunicheremo ogni qualvolta che ce ne sarà l’occasione in quanto il popolo lucano è stanco di false illusioni e merita risposte certe”.