In una nota le dichiarazioni del capogruppo di Italia Viva, Luca Braia, dopo l’annuncio dell’accordo tra Regione Basilicata, Total, Shell e Mitsui Italia per le estrazioni a Tempa Rossa:
“Il limite non deve essere superato: a rischio la credibilità delle istituzioni.
Consegno, dopo aver letto l’annuncio della convocazione della firma prevista per domani, una nota di richiesta ufficiale a firma dei consiglieri di Italia Viva al Presidente della Giunta regionale, insieme al collega Polese.
Il Presidente Bardi, la giunta e l’intera maggioranza non possono umiliare 10 sindaci e decine di imprese lucane con cui hanno, tutti insieme, qualche giorno fa, preso impegno.
Un incontro che aspettano da settimane, per monitorare il rispetto dell’intesa sui temi occupazionali e per risolvere il saldo di oltre 3 milioni di euro di crediti non ancora riconosciuti da chi ha operato nell’area della concessione Total per costruire il centro oli.
Si convochi, quindi, immediatamente il tavolo per trovare le soluzioni, prima della firma dell’intesa con Total, rispetto alle debitorie pregresse e ai sospesi.
Bardi mantenga l’impegno preso pubblicamente lunedì scorso e convochi urgentemente l’incontro promesso con Total e Tecnimont prima della firma annunciata per domani 6 Febbraio dell’accordo tra Regione Basilicata, Total, Shell e Mitsui Italia per le estrazioni a Tempa Rossa.
Si definiscano le modalità di risoluzione definitiva, di un grande problema che rischia di far fallire le imprese lucane, piegate da spregiudicate aziende sub-appaltatrici di Tecnimont che Total non ha monitorato e controllato.
L’obiettivo sia quello di costituire un fondo di garanzia per tutti a tutela di simili criticità che ancora in futuro saranno da affrontare.
Rispetto al tema tutti appaiono sordi così come lo stesso Presidente da cui pretendiamo anche noi dell’opposizione almeno il minimo del rispetto istituzionale democraticamente dovuto.
La politica e il Presidente Bardi, insieme alla sua maggioranza a trazione leghista, non perdano la credibilità e la fiducia che il popolo lucano ha loro riservato solo 10 mesi fa affidando la guida della regione.
Non hanno mai voluto discutere l’intesa con Total in Consiglio negando ogni risposta anche posti davanti al fatto che la riteniamo una intesa peggiorativa rispetto a quella del 2006, circostanza che valutiamo grave perché evita il confronto pubblico e democratico.
Se si sta prendendo in giro i lucani ne risponderanno prima o poi.
Del non rispetto dell’impegno preso pubblicamente nei confronti delle imprese e dei sindaci dell’area interessata dovranno però rispondere anche alla propria coscienza”.