Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di USB Basilicata:
“Con la delibera di Giunta Regionale n. 637 e i relativi allegati del 28.10.2024 sono state programmate le varie tappe e ipotesi di stabilizzazione per la platea dei TIS e degli ex RMI.
Già con la richiesta di incontro urgente dello scorso 9 novembre la USB, sottolineando che si trattasse solo di una traccia di azioni da mettere in campo, chiedeva che si riunisse il tavolo tecnico per la definizione, il finanziamento e le richieste normative anche nazionali che ne permettessero la concreta realizzazione.
In più rimarcava come le famose proposte di riconoscimento dei diritti fondamentali, come il pagamento delle giornate di malattia e dello stesso ricovero, non avessero trovato alcun tipo di accoglienza, per quanto tale limitazione derivasse da una semplice regolamentazione regionale contro tutte le norme statali e europee in essere.
Così come nessuna risposta è stata data alle proposte presentate dalla USB per nome e per conto dei lavoratori, dalla previsione di un risarcimento nel caso di fuoriuscita volontaria dalla platea, alla possibilità di prevedere il subentro del coniuge superstite nel progetto o la sostituzione con altro membro del nucleo familiare.
Né la richiesta di rivedere l’incompatibilità tra la percezione di un qualsiasi tipo di pensione e la partecipazione al progetto limitandola alle sole pensioni dirette e con l’esclusione anche dell’assegno sociale.
Siamo rimasti inascoltati e non abbiamo ricevuto alcun aggiornamento sulle iniziative prese dalla regione ad esempio su un punto fondamentale come la richiesta della normativa nazionale che consentisse si sindaci di poter indire concorsi e selezioni riservate ai lavoratori della platea ex TIS e RMI al di fuori delle piante organiche e dei limiti assunzionali, prevedendo altresì anche a livello regionale un impegno economico nei confronti dei comuni interessati per consentire effettivamente una vera stabilizzazione.
Quindi mentre il 15 dicembre sono scaduti i termini da parte dei deputati di presentare emendamenti alla camera non sappiamo se sia stato previsto un emendamento governativo alla legge di bilancio nazionale che preveda la tanto attesa norma già riconosciuta ai tirocinanti calabresi.
L’anno scorso tramite la coordinatrice regionale di Forza Italia, la senatrice Casellati, la USB preparò un emendamento in cui veniva riconosciuto ai fini della stabilizzazione come previsto dal decreto Madia, il servizio comunque prestato come RMI o TIS per almeno tre anni.
Chiediamo all’assessore cosa è stato fatto rispetto agli impegni presi sul tavolo tecnico.
Qualora non si sia provveduto chiediamo che lo stesso assessore si faccia promotore di un incontro con tutti i parlamentari lucani e le parti sociali perché si arrivi almeno con il cosiddetto provvedimento Milleproroghe a rendere possibile le aspettative dei lavoratori di vedersi riconosciuti tutti gli anni di lavoro precario“.