“In un territorio interessato da oltre 620 mila fenomeni franosi, è impensabile ridurre il rischio che ne deriva con le sole misure strutturali: la loro conoscenza è presupposto fondamentale per l’adozione di buone pratiche comportamentali, per il singolo cittadino e per la società nel suo insieme.
In tale contesto si inserisce l’attività della Direzione generale dell’Ambiente del Territorio e dell’Energia che vede attestato nel Dipartimento il Progetto “Inventario Fenomeni Franosi” e il Progetto CARG per la realizzazione e informatizzazione dei fogli geologici e geotematici che compongono il puzzle della copertura dell’intero territorio”.
È quanto dichiarato stamani dall’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico, in occasione della presentazione della guida “Frane d’Italia” curata dall’Associazione di Geologia Applicata e Ambientale con il contributo di oltre 130 autori, provenienti dal mondo universitario e da quello professionale, dagli Enti di ricerca e da quelli preposti al governo del territorio.
Il volume si prefigge di essere un agile e moderno strumento di conoscenza del territorio italiano e di una delle sue principali fonti di pericolosità geologica: le frane.
Prosegue l’assessore:
“Una carta geologica di dettaglio rappresenta uno strumento indispensabile per un uso corretto e consapevole del territorio.
A tal proposito, fondamentali sono gli strumenti messi a disposizione da Ispra relativamente al censimento e monitoraggio delle frane e alla divulgazione delle informazioni con strumenti come la app IdroGeo, l’Inventario dei fenomeni franosi, il repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo e, grazie ai fondi del Pnrr, con l’infrastruttura di ricerca GeoSciences IR a supporto dei servizi tecnici regionali e nel monitoraggio delle frane”.