Basilicata, imprese in difficoltà: troppi ancora i “profili introvabili”. Ecco i dati

I lavoratori “introvabili” da parte delle aziende superano ormai costantemente quota 50%: ciò significa che oltre un’impresa su due in Basilicata vorrebbe assumere ma non trova manodopera che corrisponde ai requisiti richiesti.

Un vero paradosso, in una regione ricca di Neet (15-29enni che non studiano, non lavorano e non sono in formazione) e di disoccupati di lunga durata.

Eppure, in base ai sondaggi mensili effettuati sui fabbisogni aziendali da Excelsior Informa, – bollettino redatto mensilmente da Anpal (Agenzia Nazionale per le politiche Attive del Lavoro) e dalle Camere di commercio – anche a settembre la quota di introvabili è al 52%.

Si cercano soprattutto operai specializzati e conduttori di impianti, che continuano a rimanere i profili più appetibili dalle imprese (quasi la metà dei nuovi ingressi riguarda queste macro categorie anche a settembre), e allo stesso tempo non è semplice reperire.

La conferma arriva da Donato Claps e Carmine Lombardi, presidente e vicepresidente di Efmea-Cpt Potenza, ente bilaterale unificato impegnato nella formazione ed informazione specifica per gli addetti del comparto edile e della filiera:

“Dal post-Covid, in effetti, la richiesta di lavoro da parte delle persone e in particolare dei giovani è crollata drasticamente; le nostre imprese sono in seria difficoltà.

Eppure gli stipendi, la stabilità, le opportunità di crescita e gli agganci con i trend attuali (si pensi alla bioedilizia) sarebbero condizioni molto interessanti.

Probabilmente persiste un pregiudizio rispetto ad un settore che viene erroneamente percepito come duro, povero e con poche gratificazioni, mentre le condizioni di lavoro – grazie all’automazione e all’integrazione con il digitale – sono assolutamente cambiate. Chi cerchiamo?

Autisti di camion con patente CQC, escavatoristi, muratori, piastrellisti, gruisti, capi cantiere e tanti altri profili, specializzati e non, che con il pensionamento degli addetti più anziani rischiano di non avere futuro.

Anche senza grande esperienza, le aziende sono ben disposte a formare chiunque abbia voglia di investire il proprio futuro nel settore”.

Il bollettino Excelsior di settembre, al di là della quota di introvabili, indica che saranno 3.310 le nuove entrate complessive nel mercato del lavoro; nel 18% dei casi saranno stabili mentre nell’82% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Per una quota pari al 26% interesseranno giovani con meno di 30 anni e per il 17% le imprese prevedono di assumere personale immigrato; il 13% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota che torna ad essere molto distante alla media nazionale (24%).