“In occasione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie’, sento il dovere di ringraziare coloro che lavorano quotidianamente contro ogni forma di mafia: le Istituzioni a tutti i livelli, le forze dell’ordine, la magistratura, le realtà del terzo settore che negli anni sono state e rimangono in prima linea.
Nessuna vittima di mafia dovrà essere dimenticata”.
A parlare è il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala che aggiunge:
“È questo il senso della Giornata, nata dal dolore di una madre a cui fu ucciso il figlio nella strage di Capaci e che percepì un ingiusto silenzio intorno alle vittime della malavita organizzata.
Il nostro impegno è fare in modo che l’elenco dei nomi delle vittime di mafia non rimanga una semplice enumerazione, ma rappresenti, sempre, un monito capace di scuotere le coscienze di ognuno di noi, per evitare che il grande sacrificio di vite umane venga reso vano.
Oggi più che mai corre l’obbligo di stare accanto alle famiglie vittime di stragi di mafia, far sentire la vicinanza delle Istituzioni, le quali sono quotidianamente impegnate nella lotta contro un fenomeno che è purtroppo ancora ben presente in diversi ambiti della nostra società e delle nostre comunità.
Come Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, lavoriamo per mettere in campo politiche concrete e una legislazione omogenea sul piano nazionale per contrastare la criminalità organizzata e promuovere politiche formative sul tema della legalità e della prevenzione.
Il Consiglio regionale della Basilicata, nei mesi scorsi, ha approvato due proposte di legge due strumenti fondamentali nella lotta alla criminalità e nell’educazione alla legalità:
- ‘Interventi per la valorizzazione e il riutilizzo di beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata’;
- ‘Istituzione dell’Osservatorio Regionale sulla Legalità e sulla Criminalità Organizzata e di Stampo Mafioso’.
Le mafie non possono essere considerate soltanto un problema di ordine pubblico e di carattere criminale ma rappresentano un problema nazionale ed internazionale che coinvolge l’intero contesto sociale, dalla politica all’economia.
Esse costituiscono un grave pericolo perché minano le basi della democrazia, del mercato e della convivenza civile.
Anche l’istituzione in Basilicata della sezione della Direzione investigativa antimafia (Dia) costituisce un importante passo avanti per preservare il nostro territorio dalle mafie.
Un ulteriore strumento teso a contrastare, con sempre maggiore vigore, i fenomeni mafiosi e quelli relativi alla criminalità organizzata.
La Basilicata, purtroppo, non può essere più derubricata a ‘isola felice’ come ci testimoniano le diverse inchieste dell’autorità giudiziaria.
Si fa sempre più urgente, anche in vista del nuovo flusso di denaro in arrivo dal Pnrr, il rafforzamento della presenza dello Stato per arginare ogni tipo di fenomeno mafioso e per non lasciare soli i rappresentatati delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche”.