La terza Commissione (Attività produttive, territorio, ambiente) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Piergiorgio Quarto (Basilicata Positiva), ha approvato all’unanimità dei presenti la proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Bellettieri, Acito e Piro (Forza Italia) su “Norme in materia di tutela e prevenzione dei rischi di caduta dall’alto”.
Non ha partecipato al voto il consigliere Luca Braia (Italia Viva), sostenendo la necessità di ascoltare anche i rappresentanti dell’Inail che, seppure già invitati, non avevano accolto la richiesta odierna da parte della commissione.
A tal proposito, il consigliere Acito ha evidenziato che “qualsiasi aggiustamento si potrà apportare in seguito con il regolamento d’attuazione e con eventuali modifiche alla stessa legge”.
Si legge nella relazione:
“La legge mira a diffondere la cultura della prevenzione dei rischi di infortunio su tutte le attività che si svolgono in quota ad un’altezza superiore ai due metri.
Ogni anno si verifica, purtroppo, un numero considerevole di infortuni sul lavoro, soprattutto in ambito edilizio, per cadute dall’alto le cui conseguenze sono spesso mortali o causano gravissime inabilità permanenti, così come certificato dai dati Inail 2018.
Obiettivo della legge un approccio orientato soprattutto alla prevenzione attraverso la predisposizione di idonee misure di protezione finalizzate a fronteggiare i rischi di caduta, adottando, ad esempio, sistemi di accesso o di ancoraggio, cosiddette ‘Linee vita’ o altri dispositivi di protezione collettiva e individuale contro le cadute dall’alto e per lavorare in condizioni di sicurezza.
Il legislatore nazionale ha posto le basi normative con il dlgs 81/2008 ma la Regione nell’ambito delle proprie materie di competenza sancite dall’articolo 117 della Costituzione, può dotarsi di un testo che regolarizzi la posizione dei lavoratori anche, e soprattutto, verso quei progetti che hanno bisogno di autorizzazione della pubblica amministrazione per la loro realizzazione.
La documentazione sulla corretta installazione del sistema di ancoraggio sarà propedeutica per il rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente, al fine di scoraggiare qualunque forma di rischio per le cadute da piani elevati. La legge che non prevede nuovi oneri a carico delle casse regionali”.
Sull’argomento, prima del voto, è stato audito il presidente dell’Ordine ingegneri della provincia di Potenza, Giuseppe D’Onofrio, accompagnato da Francesco Abbate, presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Basilicata.
D’Onofrio si è complimentato con i consiglieri proponenti per:
“aver voluto legiferare in materia” ed ha evidenziato come “da parte nostra c’era l’intenzione di proporre una norma sullo stesso argomento e ci eravamo già confrontati anche con il gruppo di lavoro sicurezza dell’Ordine nazionale.
Questo problema è molto sentito tra gli addetti ai lavori e nonostante tutte le attività di prevenzione, il rischio di caduta dall’alto ancora comporta troppi infortuni.
Molte regioni quali Piemonte, Friuli, Campania hanno legiferato.
Non ci eravamo ancora attivati in modo formale perché volevamo condividere il progetto con l’Inail e altri organismi di tutela e prevenzione”.
Sull’argomento, sono intervenuti, oltre al presidente Quarto, i consiglieri Sileo, Acito, Aliandro e Braia.
La commissione ha, quindi, preso in esame la proposta di legge d’iniziativa della consigliera Sileo (Lega) sulle “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 settembre 2000, n.57”, sugli usi civici.
Ha spiegato Sileo:
“La materia è quella delle zone soggette a usi civici.
Obiettivo della proposta attuare una efficace e risolutiva procedure per il riconoscimento della cosiddetta ‘sclassificazione’ dei terreni d’uso civico, come previsto dall’articolo 829 del Codice civile.
Si tratta di quella parte del demanio che abbia oramai perso la propria funzione originaria, avendone acquisita un’altra (strade, zone urbanizzate, artigianali e industriali) di cui si giova la comunità.
La proposta considera altresì le procedure da attuare al fine di definire le perizie demaniali già trasmesse all’ufficio competente della Regione, unitamente alla indicazione degli arbitrari occupatori ove già proposti per la legittimazione nella ordinanza commissariale.
Al fine di dare la più ampia diffusione, catalogazione e pubblica individuazione di tutti i beni sottoposti al regime giuridico degli usi civici su tutto il territorio regionale, è prevista anche la istituzione di una banca dati regionale a tecnologia webgis”.
Al termine il presidente della commissione, d’accordo con la proponente e con gli altri consiglieri, ha deciso di rinviare l’approvazione a una successiva seduta, impegnandosi a calendarizzare una presentazione dettagliata da parte della consigliere Sileo e alcune audizioni in tema.
In conclusione dei lavori, il consigliere Braia ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno, nella prossima seduta della commissione, della proposta di legge, da lui presentata, sulla Istituzione dell’Agenzia forestale regionale – AgenForBas.
Presenti ai lavori della terza Commissione, oltre al presidente Quarto (Basilicata positiva), i consiglieri Acito (Forza Italia), Baldassarre (Idea), Braia (Italia viva), Aliandro e Sileo (Lega).