Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, all’unanimità, la proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Luca Braia (Iv), riguardante modifiche e integrazioni agli articoli 46 e 47 della legge regionale n.26/2014, concernente la gestione delle infrastrutture e dei beni immobili delle soppresse Comunità Montane:
“Accelerare la conclusione del processo di liquidazione delle soppresse Comunità Montane e, contemporaneamente, garantire idonea collocazione a beni immobili di particolare rilievo (per estensione in più Comuni ove non siano state istituite forme associative, per dimensioni, per particolare pregio storico/architettonico, per l’attitudine produttiva del bene, etc.) laddove i singoli Comuni non siano in grado di gestire i beni in questione e non siano state istituite forme associative.
È questa la principale finalità della legge approvata che consente il trasferimento di singoli beni immobili anche alla Regione e ai soggetti istituiti ai sensi dell’art.62 dello Statuto regionale (agenzie, aziende ed enti anche di carattere strumentale rispetto agli uffici regionali), laddove tale bene sia funzionale all’esercizio delle rispettive funzioni, mentre oggi la legislazione vigente contempla tale possibilità solo in favore di Comuni o loro forme associative.
Con la norma introdotta viene disposto, inoltre, il trasferimento delle attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività di forestazione e di autorizzazione al taglio dei boschi dalle Comunità Montane in liquidazione al Consorzio di Bonifica”.
Nella relazione alla pdl (proposta di legge) si legge:
“La previsione risponde ad una duplice esigenza: sia consentire al Consorzio di Bonifica e alla Regione Basilicata di esercitare le proprie funzioni istituzionali senza aggravio di costi sia accelerare la conclusione del processo di liquidazione delle soppresse Comunità Montane, garantendo idonea collocazione ai beni mobili allocandoli presso le amministrazioni che svolgono nell’attuale quadro normativo le attività per cui erano stati originariamente acquistati dagli enti disciolti.
Questa parte della norma è a neutralità finanziaria per la Regione Basilicata in quanto i costi di manutenzione e gestione dei mezzi e delle attrezzature saranno sopportati dal Consorzio che ne acquisisce la proprietà”.