Nonostante la zona rossa istituita, da ieri hanno preso il via i saldi in Basilicata.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche di sviluppo e lavoro Francesco Cupparo, ha deliberato che le vendite di fine stagione o saldi per il periodo invernale 2020 si svolgano dal 2 gennaio al 2 marzo 2021.
Spiega Cupparo:
“E’ stata una decisione che ci ha richiesto oltre ad una serrata consultazione con le organizzazioni di categoria del settore commercio un particolare approfondimento.
Siamo partiti dalla necessità di modificare la disciplina di vendite promozionali, prevista da una legge regionale, la n.19/99, datata e da aggiornare alle profonde novità intervenute, al fine di limitare l’effetto fortemente negativo che l’emergenza sanitaria in atto ha determinato sul volume delle vendite nel commercio.
Le indicazioni che ci arrivano sono preoccupanti come quella che proviene da FedermodaItalia-Confcommercio, la maggiore organizzazione di categoria, secondo cui nel Paese su 115 mila punti vendita abbigliamento almeno 20 mila rischiano di abbassare le serrande con una perdita stimata di 50 mila posti di lavoro su 310 mila complessivi.
I fatturati delle imprese dovrebbero subire una flessione importante con un calo di oltre 20 miliardi di euro di consumi”.
Aggiunge Cupparo:
“Nella nostra scelta ha pesato la decisione di buona parte delle altre Regioni di autorizzare i saldi nei primi giorni del prossimo mese di gennaio.
E’ questo in particolare l’orientamento delle Regioni Campania e Puglia a noi limitrofe e alle quali i consumatori lucani hanno sempre guardato con interesse per gli acquisti, quando non erano in vigore misure restrittive.
Partire dal 2 gennaio inoltre ha un significato specifico nella realtà dei nostri piccoli comuni e nei capoluoghi tenuto conto che i lucani rientrati a casa per le festività, come di consueto, ripartono per i luoghi di lavoro nella prima decade di gennaio e quindi favoriamo l’acquisto nei negozi di vicinato.
Abbiamo testimoniato la vicinanza della Giunta Regionale a queste categorie di commercianti come provano le misure di aiuti approvati già in occasione del primo lockdown e continueremo a valutare la situazione di tutti i comparti delle attività produttive colpiti dalle nuove restrizioni decisi per queste festività, in primo luogo ristorazione e bar, oltre alle attività che riguardano matrimoni ed eventi.
Ci associamo alle richieste delle associazioni di settore perché gli aiuti del Governo a seguito del DL Natale siano veloci ed adeguati alle gravi perdite di reddito che si sono verificate”.