Basilicata: lavoratrici ex TIS e RMI al convegno di Forza Italia per rivendicare la stabilizzazione. Ecco cosa è successo

Si è tenuto stamani il presidio organizzato da USB Basilicata con una rappresentanza di alcune lavoratrici appartenenti alla platea ex TIS e RMI in occasione del convegno di Forza Italia tenutosi presso il Grande Albergo di Potenza.

Spiega la Coordinatrice regionale USB Basilicata, Rosalba Guglielmi:

“Durante il presidio è stato possibile avere un incontro con la senatrice Casellati, coordinatrice regionale del partito in Basilicata, per chiedere il suo intervento per una modifica della legge n. 74 del 21 giugno 2023, i cui decreti attuativi sono in fase di emanazione in questi giorni, per consentire la stabilizzazione anche dei 1800 lavoratori lucani appartenenti alla platea regionale riconoscendo il lavoro comunque prestato presso gli enti locali e i ministeri dove hanno effettivamente prestato la loro attività,come periodo utile per essere inseriti nel vasto processo di stabilizzazione che sta interessando la pubblica amministrazione.

La senatrice si è mostrata disponibile ad un approfondimento della nostra richiesta in tempi rapidi esternando anche nel corso del suo intervento nel convegno la solidarietà e il riconoscimento della necessità di dare una risposta ad una precarietà che dura da troppo tempo.

L’occasione del convegno è stata utile anche per prospettare all’assessore Casino gli approfondimenti che USB Basilicata sta portando avanti per arrivare alla modifica della legge n.26 del 2015 con un emendamento che permetta finalmente l’introduzione delle clausole di riconoscimento dei diritti fondamentali che da oltre un anno stiamo pervicacemente chiedendo e su cui l’assessore insieme al presidente Bardi hanno ribadito la volontà di poter arrivare alla soluzione impegnandosi già nei prossimi giorni alla verifica della proposta.

USB Basilicata continua a portare avanti le proposte di stabilizzazione e nuova occupazione che hanno caratterizzato le iniziative dei lavoratori interessati nell’ultimo anno nonché il riconoscimento dei diritti essenziali .

Occorre che i lavoratori continuino a mobilitarsi rivendicando l’uscita dalla precarietà e il riconoscimento della loro dignità lavorativa e sociale, avendo chiari gli obbiettivi da raggiungere senza derogare e lasciare spazio a strumentalizzazioni di tipo elettoralistico o di effimera rappresentanza”.