“Sullo spopolamento non basta chiedere di non strumentalizzare l’argomento.
Dobbiamo porci il problema di “come superare l’internità” e per farlo abbiamo bisogno di creare una grande alleanza per rendere il nostro territorio attrattivo come luogo di residenza.
Per questo chiediamo azioni concrete per costruire una vera sintonia tra le Regioni del Sud”.
È questa una delle proposte del capogruppo del fronte della sinistra in Consiglio Regionale, Antonio Bochicchio, illustrata ieri durante la replica alla relazione del governatore Bardi.
In particolare, l’esponente socialista non solo si è soffermato sulla questione spopolamento ma ha anche evidenziato criticità sulle politiche per il lavoro ed ha sollecitato una revisione dell’attuale Statuto regionale, attraverso una collaborazione tra maggioranza ed opposizione.
Continua Bochicchio parlando di lavoro:
“La Basilicata non ha un livello occupazionale come Singapore, con la disoccupazione al 2 per cento e quando guadagna qualche punto sul tasso di occupazione ci riesce per l’emorragia di residenti che si trasferiscono altrove.
Insieme al capitolo della sanità, è il lavoro l’architrave su cui costruire la regione del futuro.
Su questo punto vogliamo più impegno da parte del presidente Bardi e obiettivi significativi.
Il Governo regionale deve battersi, con ogni mezzo, per le persone che un lavoro non ce l’hanno e per chi lavora in condizioni di sfruttamento.
Il lavoro dignitoso deve essere un asse portante del programma di Governo regionale.
Servono atti concreti e immediati, a partire dall’affrontare la criticità della platea dei Tis e degli Rmi.
Tutto questo manca nella relazione di Bardi.
Occorre recuperare il terreno perduto nei servizi sanitari.
Anche qui è una emergenza, purtroppo.
Una criticità avvertita da tutti i lucani che stanno facendo ricorso ai propri risparmi per acquisire prestazioni a pagamento, un regresso clamoroso e inaccettabile.
Il contenimento della spesa non può essere considerato come l’unica azione di Governo su cui impegnarsi.
Dalla riduzione della spesa i cittadini non otterranno risposte alle liste di attesa, sempre più lunghe e alla perdita di qualità dei servizi.
Il problema non è la quantità di spesa bensì la qualità.
Si spende tanto, ma soprattutto si spende male”.
Infine, tra le proposte del fronte della sinistra quella di revisione dello Statuto regionale:
“È fragile e insufficiente l’architettura istituzionale, così come disegnata dal nostro Statuto regionale, in combinazione con le vigenti leggi.
Dovremo riflettere sull’elezione diretta del capo dell’Esecutivo e sul sistema elettorale, sull’elezione eccessivamente orientato a creare ampie coalizioni, forti numericamente, ma deboli politicamente, magari valutando il doppio turno con il ballottaggio.
Crediamo sia necessario aprire un capitolo, durante questa legislatura, in cui maggioranza e opposizione trovino le ragioni per scrivere insieme una nuova pagina”.