Queste le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale di Basilicata Positiva Pier Giorgio Quarto in un comunicato ufficiale:
“La ludopatia costituisce oggi in Basilicata un dramma sociale, purtroppo di vasta portata.
Vittime preferite del ‘dramma del gioco’ anziani, giovani, spesso donne.
Soggetti inermi che diventano loro malgrado dipendenti di un sistema perverso, pericoloso e inarrestabile.
I danni prodotti sui patrimoni familiari enormi, spesso si cerca nel gioco la speranza in una vita migliore, una sorta di rivincita sociale, il cui vortice adescatrice finisce per travolgere e offuscare la mente e la sua capacità di ragionare razionalmente.
Ininfluente si rivela spesso l’intervento dei familiari incapaci di riuscire a porre un argine alla patologia tentatrice del guadagno facile.
Grande la responsabilità delle istituzioni, spesso chiamate in causa quando il fenomeno ha raggiunto uno stato di non ritorno e gli effetti devastanti sono ormai inarrestabili.
Rimane ferma la mia convinzione, che il ruolo della politica in questo contesto diventa di straordinaria importanza, punto di riferimento importante, fondamentale e essenziale per assumente i provvedimenti più idonei, a costituire una sorta di salvaguardia, un baluardo sociale, un deterrente effettivo alla piaga afflittiva del gioco.
A tal fine posso dichiarare in tutta coscienza di essere consapevole e pienamente responsabile dell’importanza alla quale sono stato chiamato ad unisono con i miei colleghi consiglieri regionali.
Il riferimento chiaro è alla legge sulla ludopatia.
A mio parere sono eccessivi gli allarmismi, quasi premonitori di chi è certo del misfatto che verrà prodotto come frutto e risultato di un lavoro i cui effetti saranno tangibili in futuro.
La Cgil, sindacato serio e ben presente sul territorio, ha avviato da tempo una raccolta di firme contro la legge regionale dando per certo nei contenuti il peggioramento della legge 27/2014.
L’evidenziare che nel 2018 in Basilicata sono stati spesi al gioco più di cinquecento milioni rappresenta un grido d’allarme per tutti, che nessuno deve ignorare.
Meritevole l’operato di alcune associazioni quali l’Asp e l’associazione ‘famiglie fuori gioco’, sempre ispirate da intenti nobili da emulare.
Nessuno comunque può ergersi a moralizzatore arrivando apriori a conclusioni precostituite, leggendo in anticipo quali saranno in futuro gli effetti del disposto normativo.
Da parte dell’attuale maggioranza di centro-destra vi è la ferma convinzione di ostacolare con ogni mezzo quella che è diventata per il nostro territorio un’emergenza sociale, un flagello di inaudite proporzioni.
Mi sento di poter garantire a tutti, in piena coscienza, che ogni decisione indipendentemente dallo schieramento politico, viene presa nel pieno rispetto dei valori e della dignità della persona che merita tutela e rispetto in ogni circostanza”.