Con una Lettera Aperta inviata al Presidente della Regione Basilicata, Bardi, all’Assessore alle politiche sociali, Fanelli, ai Prefetti Campanaro e Copponi, all’ANCI, ai Sindaci e ai responsabili delle sedi territoriali INPS, il Presidente del Consiglio Regionale dell’Ordine Regionale degli Assistenti sociali della Basilicata, Giuseppe Palo chiede un intervento immediato per far fronte alla situazione venutasi a creare dopo l’invio da parte dell’INPS di un SMS con la comunicazione della sospensione del reddito di cittadinanza dal 31 Luglio ad una parte significativa di quanti lo percepiscono: i cittadini, tra i 18 e 59 anni i cosiddetti occupabili, sconosciuti ai servizi sociali territoriali perché, fin qui, presi in carico da Anpal o dai Centri per l’Impiego.
Dichiara il Presidente Palo:
“Un SMS che sta provocando grandissima pressione sui Servizi Sociali dei Comuni con il serio rischio che molti Assistenti Sociali possano essere oggetto di aggressioni verbali o fisiche da parte di ‘persone esasperate‘, parliamo di persone, non di casi, numeri, moduli e questionari da compilare.
La scelta attuata dal Governo, riteniamo sia stata poco opportuna nel merito e nel metodo, non tiene conto o non ha contezza della gravità della situazione: i servizi sociali territoriali non solo non sono stati rinforzati per queste esigenze ma sono ben al di sotto degli organici previsti e non in grado quindi di assicurare la necessaria attenzione alle singole situazioni di ciascuna delle centinaia di persone che devono essere prese in carico”.
La comunicazione dell’INPS sta generando confusione a partire dal testo del messaggio: “Domanda di RDC sospesa come previsto dall’art. 13 del DL48/2023 conv. Legge 85/2023.
In attesa eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali” inviato un Venerdì di fine Luglio, senza indicazioni ulteriori circa la necessità di attivazione di adeguate piattaforme e/o linee guida per valutare le singole situazioni.
Pertanto, l’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali della Basilicata chiede una immediata azione corale a partire dalla Regione Basilicata perché i Comuni realizzino appieno il rafforzamento del personale assistente sociale previsto come livello essenziale delle prestazioni ai cittadini, utilizzando tutti i fondi disponibili.
Va alzato il livello di attenzione: noi assistenti sociali non possiamo essere lasciati soli, senza risorse e senza strumenti a sostenere le situazioni di persistente vulnerabilità in costante aumento.
Il Consiglio Regionale degli Assistenti sociali Lucano chiede l’immediato spostamento dei termini da parte dell’INPS, “non si fanno riforme sulla pelle delle persone, e non saremo noi ad assumerci l’onere di ritardi, omissioni e propaganda” conclude il Presidente Giuseppe Palo.