Basilicata: più medici e infermieri nella sanità lucana. L’annuncio

“Il 2025 sarà l’anno di una sanità lucana che potrà contare su più medici e più infermieri, con riflessi positivi sulla qualità e sulla tempistica dell’offerta.

La storica carenza di camici bianchi, ma anche di personale amministrativo, è una sfida che stiamo affrontando con grande impegno e determinazione”.

E’ quanto sottolinea l’assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, spiegando che in questo primo scorcio di legislatura il governo regionale ha focalizzato l’attenzione sul rilancio della sanità affrontando in prima battuta il tema dell’insufficienza degli organici:

“Abbiamo approvato i piani aziendali di Asm, Asp, Aor San Carlo di Potenza e Irccs Crob di Rionero che, nell’insieme, valgono 850 unità lavorative tra medici, paramedici e amministrativi.

I risultati di questa programmazione saranno tangibili già da quest’anno e le nostre aziende sanitarie sono al lavoro per redigere i relativi bandi, così come ha fatto l’Asm che ha pubblicato un avviso di reclutamento del personale medico e sanitario”.

L’azione di “rinforzo” dell’organico sanitario non si ferma qui. Grazie alla sponda dei fondi del Pnrr la Regione Basilicata conta di incrementare la platea di lavoratori del settore.

Evidenzia l’assessore:

“Parliamo di 650 unità aggiuntive destinate alla medicina territoriale.

Si tratta di medici, infermieri di comunità, fisioterapisti e assistenti sociali, professionalità che andranno a potenziare la sanità di prossimità.

E’ un ambito d’intervento di fondamentale importanza per garantire l’accesso alle cure in tutto il territorio.

La distanza dai centri urbani e le difficoltà di spostamento in una regione, come la Basilicata, orograficamente complessa, possono rappresentare ostacoli significativi per chi necessita di assistenza sanitaria.

Faremo in modo che, attraverso la presenza di ambulatori locali, medici di base e servizi di telemedicina si potranno superare queste barriere, assicurando che anche i cittadini delle aree più remote possano ricevere cure tempestive e adeguate”.

Di pari passo la Regione potenzierà gli ospedali, marcando sempre di più la loro funzione sul trattamento delle acuzie.

Dice Latronico:

“Il nostro obiettivo è mettere a punto un’efficace collaborazione tra sanità di prossimità e nosocomi grazie alla quale evitare i ricoveri inappropriati che rischiano di sovraccaricare le strutture ospedaliere e ridurre la qualità delle cure.

Un approccio che produrrà benefici anche sul fronte delle risorse economiche disponibili.

Investire nella sanità di prossimità e promuovere una collaborazione stretta tra i diversi livelli di assistenza è la chiave per un sistema sanitario più equo e accessibile per tutti”.