Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa della coordinatrice regionale USB Basilicata, Rosalba Guglielmi, che aggiorna la situazione sulla platea ex TIS e RMI.
Scrive Guglielmi:
“È stata inviata ieri una richiesta di incontro urgente all’assessore Casino e per conoscenza al Presidente Bardi per essere informati sullo stato del progetto occupazionale proposto come piano integrativo di forestazione in cui avrebbero potuto essere avviati al lavoro tutti gli appartenenti alla platea ex TIS e RMI, secondo alcuni desiderata.
Contestualmente veniva chiesto di essere informati sulle iniziative messe in campo per giungere ad una stabilizzazione della platea, in particolare facendo riferimento ad eventuali emendamenti presentati nel decreto milleproroghe per consentire una modifica normativa nazionale e in che termini.
Inoltre considerato che a febbraio scade la proroga degli RMI di conoscere la volontà di intervenire in maniera più efficace rispetto al riconoscimento dei più volte richiamati diritti essenziali, malattia, gravidanza, contro uti e dell’aumento delle somme messe a disposizione delle famiglie interessate, considerati gli aumenti generalizzati e il sussidio previsto a prescindere dalla composizione dei nuclei familiari.
Da oltre un anno la USB ha coerentemente presentato un progetto di stabilizzazione che partendo dalla normativa nazionale di riferimento e anche dalle norme specifiche previste per i tirocinanti calabresi riuscisse a riconoscere il lavoro dipendente di fatto espletato dai lavoratori della platea.
Per dare una risposta immediata, basandosi sulla fattibilità del progetto in base alla volontà e alla normativa regionale, si era prospettato per i lavoratori impegnati in opere di salvaguardia del territorio, un’immediato avvio nella forestazione regionale così come già avvenuto con gli appartenenti alla platea A del reddito minimo di inserimento.
Ad un anno di distanza nulla è stato fatto in tal senso e anche la trasformazione di quell’ipotesi nel piano di forestazione licenziato lo scorso 9 gennaio nei fatti è fermo e non si sta lavorando per consentire la reale occupazione a partire dai prossimi mesi.
Intanto giunge notizia che stanotte è stato approvato l’emendamento che consente l’assunzione a 18 ore settimanali e per diciotto mesi dei tirocinanti calabresi da parte degli enti locali utilizzatori.
La politica regionale e i nostri rappresentanti parlamentari hanno dimostrato ancora una volta la propria noncuranza e disinteresse per la definizione di una soluzione accettabile e percorribile del problema.
Le risposte ai lavoratori non possono più farsi attendere.
Ma anche la risposta forte e indignata dei lavoratori non può più restare inespressa”.