Il Presidente della Regione Vito Bardi augura a tutti i lucani un buon inizio di anno nuovo.
Queste le sue parole:
“Cari lucani è buona tradizione rivolgere a tutti voi il mio augurio per un buon fine anno e soprattutto per un buon 2024 all’insegna della serenità e di un futuro migliore.
Questo augurio implica un rinnovato impegno da parte mio e del centro destra affinché le condizioni di vita economica e sociali migliorino anno dopo anno operando per rimuovere il prima possibile gli ostacoli che ne frenano lo sviluppo.
Dati alla mano siamo riusciti a limitare i danni derivanti dal covid a dare nuovi stimoli per la ripresa dell’economia e della società.
È in crescita il reddito medio dei nostri cittadini il che smentisce la discussione negativa che cercano di fare le vecchie classi dirigenti già bocciate con il voto del 2019.
Che qualcosa sia cambiato…beh lo sanno le famiglie lucane che hanno visto le promesse fatte mantenute.
Avevamo promesso che avremmo fatto il bonus gas e lo abbiamo fatto.
Avevamo detto che questo beneficio sarebbe durato nove anni e così è.
Avevamo promesso di abbattere il costo dell’acqua per numerose famiglie circa 7.000 e dal primo gennaio del 2024 questo impegno è realtà.
Ci eravamo impegnati per dare più risorse alle imprese per sostenerle e facilitarne la crescita, sostenere l’occupazione e lo stiamo facendo.
Tutto questo con un risultato ulteriore quello di aver registrato la minore inflazione tra le regioni italiane difendendo così il potere d’acquisto delle famiglie lucane.
Queste scelte politiche sembrano non piacere al vecchio potere.
La differenza culturale è che noi ci fidiamo della gente e della loro capacità di scelta e ben sappiamo quanto sia importante ogni euro che rimane in più nelle tasche dei nostri concittadini.
Noi sappiamo che la Basilicata non si salva con la sola politica ma con lo spirito di sacrificio del nostro popolo, con la capacità di ciascuno di fare il proprio dovere, di svolgere con onestà e impegno il proprio lavoro.
A noi spetta creare le condizioni di contesto che facilitano il lavoro di chi vuol fare, di chi si crea occupazione e aiutare al contempo i più deboli.
Chi non ha lavoro o rischia di perdere il lavoro.
Il cambiamento non si fa in un momento.
Non ha la velocità di una folgore ma è il frutto di tenacia, di continuità nel portare avanti una chiara visione del futuro.
Un futuro basato sulla capacità di generare ricchezza valorizzando tutte le risorse di cui disponiamo.
Le nostre risorse idriche, le nostre fondi energetiche, il nostro patrimonio paesaggistico e culturale.
La nostra capacità produttiva, il talento dei nostri giovani.
Ho sempre diffidato di chi si propone come un mago che tutto trasforma.
Soprattutto quando a sostenerlo ci sono quelli di prima che avrebbero potuto fare molto di più e non l’hanno fatto.
A cominciare dalla sanità fortemente segnata da scelte sbagliate a cui stiamo cercando di porre rimedio mettendo in campo una rete di medicina territoriale prevedendo la presenza di infermieri di comunità con l’abbattimento delle liste d’attesa, con nuovi responsabili ai vertici delle strutture aziende sanitarie.
Valorizzando le eccellenze che pure non mancano nel nostro sistema capitale.
Con l’apertura della facoltà di medicina, realtà che ho voluto con tutte le mie forze con la stessa determinazione con cui stiamo affrontando altre fondamentali questioni come i problemi posti dalla trasformazione produttiva dell’industria automobilistica cercando ogni possibile strada per difendere il lavoro e i lavoratori.
La sfida della Ecologica con l’ambizione di giocare un ruolo da protagonisti nella produzione di energia pulita.
Quella delle infrastrutture strategiche come l’alta velocità con pulsando i ministeri e il governo affinché la Basilicata non sia tagliata fuori.
Colei di opere che avvicinino di più il potentino e il materano, il completamento delle infrastrutture fisiche e digitali affinché nessun borgo si escluda.
Ci siamo inoltre fatti promotori meridionali di una zona economica speciale anche all’industria culturale e creativa.
Rilanciando il ruolo di Matera e la reputazione conquistata con il riconoscimento di capitale della cultura europea 2019.
E siamo impegnati nel sostenere il ruolo di Potenza città capoluogo con investimenti sulle infrastrutture sportive e con altri interventi di potenziamento della sua rete di servizi.
Disegnare uno sviluppo su base territoriale è l’idea cardine che anima un disegno in pieno svolgimento di rafforzamento del economico e produttivo a partire da Metapontino e di rilancio del potenziale e dell’Alto Bradano territorio suscettibile di notevole sviluppo.
Ogni territorio ha una vocazione che va beneficata dalla Val d’agri al Pollino alla collina materana, alla costa ionica, fino a Maratea.
Una vocazione produttiva ma anche turistica come dimostrano i risultati positivi raggiunti in questo settore.
In generale si tratta di cambiare prospettiva.
Non la spesa pubblica a qualun ma selezionare gli interventi sulla base del ritorno occupazionale.
Questo per noi vuol dire cambiamento.
È su queste basi che si può alimentare un sogno lucano.
Una concreta prospettiva di futuro.
Sul nostro cammino abbiamo molti ostacoli.
Alcuni incomprensioni né sono mancate cadute ed errori.
Solo chi non fa non sbaglia.
Ma l’amore è senso di gratitudine che porto soprattutto per la gente semplice della Basilicata che tutti i giorni fa il proprio dovere, che lavora e lotta per una vita migliore ha rinnovato in me ogni giorno la forza per ripartire, per continuare a fare meglio e di più nel solo interesse dei lucani, a fare il possibile perché cresca la fierezza e l’orgoglio di sentirsi lucani.
Viva i lucani, viva la Basilicata!”.