Sindacati sul piede di guerra.
La UIL FPL di Basilicata rivendica un cambio di atteggiamento da parte dell’attuale governo Bardi e minaccia: “prima di pretendere decisioni senza consenso sarà mobilitazione”.
Di seguito il comunicato inviato alla nostra Redazione:
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!
Sono mesi che i sindacati chiedono udienza al Presidente Bardi e sollecitano la riunione della delegazione trattante senza avere alcun riscontro.
Nel frattempo, dimenticando tutti i problemi del personale, si procede ad approvare atti riguardanti l’amministrazione che destano tante perplessità sulla ratio e sulla loro positiva ricaduta sulla qualità del lavoro degli uffici.
Se la politica pensa di essere autosufficiente ed autoreferenziale continuando a sfuggire dal confronto con i sindacati commette un errore gravissimo.
Le sue decisioni saranno deboli e col fiato corto.
La nostra pazienza ha un limite dopo di che, senza una inversione di comportamenti da parte dell’amministrazione, attiveremo tutte le iniziative democratiche di lotta per contrastare questa deriva arbitrariamente provocatoria nei confronti di chi rappresenta il mondo del lavoro.
Siamo sempre pronti e aperti al dialogo, ma così non si può continuare!
Tanti sono i problemi che attendono risposte, serve una visione organica della governance territoriale e della macchina burocratica regionale insieme con una utilizzazione razionale del personale.
Siamo a Settembre ed ancora non è partito il confronto sulla contrattazione decentrata, che non è una concessione generosa del principe ma una conquista democratica dei lavoratori prevista dalle norme e che serve anche a migliorare la produttività sul posto di lavoro ed i servizi erogati ai cittadini.
Presidente Bardi, Presidente Cicala, denunciamo questo comportamento ostile verso i sindacati e chiediamo, ancora una volta, la convocazione della delegazione trattante e di essere ascoltati sui provvedimenti che riguardano l’amministrazione che hanno ripercussioni sul lavoro quotidiano dei dipendenti”.