Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno tratto in arresto, in distinte occasioni, tre persone.
In particolare:
- A Scanzano Jonico i Carabinieri della Stazione di Policoro hanno tratto in arresto un 35enne in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, dovendo scontare la pena di 10 mesi e 15 giorni di reclusione in quanto giudicato colpevole di 4 truffe commesse a Scanzano Jonico nell’estate del 2015, in relazione a proposte fittizie di affitto di appartamenti.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto nella Casa Circondariale di Matera, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
- a Policoro un 28enne è stato tratto in arresto, nella flagranza di reato, per minaccia grave, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Il giovane, durante l’ennesimo litigio in casa con i propri congiunti, alla presenza della pattuglia dei Carabinieri tempestivamente giunta sul posto allertata dai familiari stessi dapprima continuava a minacciare i parenti e poi si scagliava contro uno di loro venendo prontamente bloccato dai militari dell’Arma, che lo hanno tratto in arresto nonostante il tentativo di divincolarsi.
Dopo le formalità di rito il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Matera a disposizione della locale Procura della Repubblica;
- a Nova Siri un 36enne è stato tratto in arresto, nella flagranza di reato, per atti persecutori, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
L’uomo recatosi a casa del padre, nei cui confronti aveva già assunto in passato atteggiamenti aggressivi, lo minacciava intimandogli di consegnare le chiavi dell’auto.
I Carabinieri della locale Stazione, allertati da alcuni vicini, mentre cercavano di prestare soccorso al genitore, trovato riverso in terra, venivano ostacolati dal 36enne che opponeva resistenza al controllo al punto da causare lesioni ad uno dei militari e venendo pertanto tratto in arresto.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato veniva rinchiuso nel carcere di Matera, a disposizione della Procura della Repubblica materana.
Per l’attività di soccorso dei Carabinieri è stata fondamentale la collaborazione delle vittime e dei vicini di casa i quali, allertando l’utenza di emergenza 112, hanno permesso un tempestivo intervento delle pattuglie, così evitando che le condotte potessero sfociare in conseguenze più gravi.