“Da domani, 27 ottobre, Eni in Basilicata continuerà ad estrarre, grazie ad un ‘regalino’ legislativo del Governo Monti che permette, nelle more del rinnovo della concessione, di continuare ‘automaticamente’ ad operare. Eni con la sua attività continuerà ad intaccare il nostro ‘Ambiente’, continuerà ad utilizzare il nostro ‘Territorio’, ma non verserà più alla Regione alcuna forma di compensazione ambientale”.
Ad affermarlo, l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, che esprime tutto il suo disappunto per l’atteggiamento della compagnia petrolifera:
“Accampano, come scusa, il mancato completamento della procedura di rinnovo della concessione da parte del Ministero dell’Economia.
Questo anche per chiarire, a chi sbandiera un presunto ritardo nelle trattative, che è, per l’ennesima volta, in errore.
In realtà, non esiste alcun ostacolo per condividere insieme alla Regione qualsiasi forma di compensazione; nulla impedisce di addivenire ad un accordo.
È un alibi che non regge: le compensazioni ambientali sono legate all’inquinamento e all’uso del territorio dell’impianto ed è evidente che continuando ad estrarre le condizioni continuano a sussistere tutte.
Pensare di ‘incassare’ i proventi del petrolio perché nei fatti beneficiano di una proroga automatica e al contempo, non assolvere ad un loro dovere, nascondendosi dietro l’attesa del rinnovo, è offensivo verso la nostra terra e verso la nostra intelligenza.
Vent’anni di rapporti travagliati con la comunità lucana, con danni evidenti, non hanno insegnato nulla all’Eni.
Non è elemosina quella che chiediamo, ma il rispetto di un diritto dei cittadini a fronte di un sacrificio cui siamo costretti.
Benefici che devono essere usati per creare quello sviluppo che in questi anni non è mai arrivato.
È rispetto del territorio e dell’ambiente.
Quel rispetto che non è stato preteso in passato, permettendo ad Eni di pensare che, in Basilicata, possa fare ancora la voce grossa.
In Basilicata il vento è cambiato, i cittadini hanno scelto altro e noi non consentiremo ai petrolieri di sottrarsi dal fare il loro dovere.
In nostro appello è verso tutti i lucani, alla coscienza civica di tutti noi, ognuno per il proprio ruolo, dagli attori istituzionali agli esponenti dei corpi sociali, ai cittadini, tutti uniti, per intraprendere ogni azione possibile finalizzata ad ottenere quel rispetto che ci devono la società Eni ed i suoi rappresentati”.