A Pomeriggio 5, taglia uno degli abiti da sposa del suo atelier.
In diretta, difronte alla conduttrice che prova a fermarla, in fumo il lavoro di una vita di Rosita da Lauria:
“Io sono nata con questa forbice in mano, avevo 6 anni quando ho iniziato a cucire perché mi ha insegnato mio padre l’arte: a un certo punto qualcuno ha deciso che il mio atelier doveva stare chiuso e le spose hanno iniziato a disdire.
Non è simbolico, siamo stati lasciati soli.
Non abbiamo ancora risposte sicure, non sappiamo quando né come ci potranno essere i matrimoni.
Dietro un matrimonio ci sono tante cose, almeno 40 persone ci lavorano: ci sono sale di ricevimenti, camerieri, fiorai, bomboniere, wedding planner, pasticcerie, gioiellerie, fotografi, musicisti, animatori”.
Il grido di aiuto di Rosita è quello di molte altre persone che, a seguito dell’emergenza, faticano a ripartire.
Ci auguriamo che presto la situazione possa risolversi.