L’Assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, ritiene necessario fornire alcuni chiarimenti in merito alle osservazioni contenute nel rapporto Crea Sanità relativo al 2022:
“Accogliamo con spirito costruttivo ogni valutazione che possa contribuire al miglioramento del nostro Sistema Sanitario Regionale (Ssr), ma è doveroso contestualizzare correttamente i dati e il metodo di analisi utilizzato per evitare interpretazioni fuorvianti.
Uno degli aspetti centrali da sottolineare è che il rapporto Crea non si basa esclusivamente su dati oggettivi, ma su un modello di valutazione che attribuisce un peso rilevante alle opinioni di 104 stakeholder appartenenti a diverse categorie (utenti, istituzioni, professionisti sanitari, manager aziendali, industria medicale).
Questi stakeholder hanno scelto sia gli indicatori ritenuti più significativi, sia il peso da assegnare a ciascun indicatore nella valutazione complessiva della performance.
Ciò significa che il giudizio sulla gestione aziendale non è il risultato diretto di un’analisi quantitativa indipendente, ma è in larga parte determinato dalle scelte metodologiche effettuate dallo stesso management aziendale e dagli altri soggetti coinvolti.
Latronico evidenza quella che ritiene una visione parziale e generica.
Il rapporto Crea, infatti, utilizza una serie di indicatori suddivisi in sei dimensioni di performance:
- appropriatezza,
- economico-finanziaria,
- equità,
- esiti,
- innovazione,
- sociale.
Questi riguardano nel complesso alcuni aspetti come il tasso di accesso al Pronto soccorso, la spesa sanitaria pro-capite, la popolazione che adotta stili di vita corretti e il numero degli over 75 anni non autosufficienti in trattamento sociosanitario residenziale.
Questi indicatori forniscono sicuramente spunti di riflessione, ma è altrettanto vero che la fonte dei dati utilizzati per la quantificazione dei singoli parametri non è sempre esplicitata.
Inoltre, il rapporto Crea offre una panoramica piuttosto generica, mentre esistono altre analisi, come quelle dell’Agenas e dell’Istituto Sant’Anna, che si basano su un set di dati più ampio e dettagliato e che, per quanto riguarda la Basilicata, hanno restituito risultati incoraggianti e in crescita.
Nonostante i limiti metodologici evidenziati anche il rapporto Crea Sanità riconosce un netto miglioramento della performance del Ssr Basilicata negli ultimi anni e negli ultimi mesi della nuova legislatura.
Per esempio, l’indicatore complessivo di performance è passato da 0,16 nel 2017 a 0,26 nel 2022, registrando una crescita del 72,4%.
Questo dato dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta e che gli sforzi della Regione stanno producendo risultati concreti.
È evidente che vi siano ancora margini di miglioramento, ma non possiamo ignorare i progressi già ottenuti, che sono il frutto di un lavoro continuo e di investimenti mirati per garantire ai cittadini servizi sanitari sempre più efficienti e accessibili.
La Regione Basilicata continuerà a lavorare con determinazione per rafforzare il proprio Sistema Sanitario, ponendo al centro i bisogni dei cittadini e garantendo la massima trasparenza nell’analisi delle performance.
Siamo consapevoli delle sfide ancora aperte, ma rivendichiamo con orgoglio i passi avanti compiuti negli ultimi anni.
Il miglioramento certificato anche dal rapporto Crea dimostra che la sanità lucana è in evoluzione e che il nostro impegno per renderla più efficiente, equa e innovativa sta dando i suoi frutti.
La nostra priorità resta sempre la salute e il benessere dei cittadini, e su questa strada continueremo a lavorare con serietà e responsabilità”.