Basilicata, sanità: “l’Asp si attivi, come ha fatto l’Asm, per il riconoscimento della indennità di rischio infettivo”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Segreteria Regionale UIL FPL:

“In questi giorni abbiamo a più riprese chiesto all’ASP, oltre la corresponsione delle indennità previste dagli Accordi Collettivi di Lavoro, di riconoscere una quota di produttività aggiuntiva a tutto il personale impegnato in determinate attività, mediante l’istituzione di progetti aziendali finalizzati, che tengano conto, in particolare, dei rischi a cui sono esposti gli operatori del 118, delle unità speciali COVID e dei servizi territoriali a supporto delle suddette unità.

Certamente alcuni dei già menzionati istituti, affinché possano essere elargiti ai suddetti lavoratori, necessitano di un accordo regionale per cui, FP CGIL, FP CISL e UIL FPL sono in attesa di una convocazione, da parte degli organi preposti, al fine della loro contrattazione.

Considerato quindi il particolare momento legato all’emergenza per il contrasto alla diffusione dell’infezione da COVID-19 e per quanto è stato fatto da tutti i lavoratori per garantire l’assistenza sanitaria, non è più procrastinabile il riconoscimento della indennità di rischio infettivo prevista dal contratto collettivo nazionale, così come ha fatto l’ASM, sottoscrivendo l’accordo con le OO.SS.

Inoltre, merita ogni possibile sforzo l’individuazione di indennità/incentivazioni equivalenti alla suddetta indennità, in favore degli Operatori Tecnici Specializzati Autisti del ‘118’ che, più di molti altri, sono impegnati in prima linea per garantire, pur nella situazione di emergenza, l’aiuto ai pazienti colpiti da virus.

Lo spirito di abnegazione dimostrato dal personale merita davvero tanto, tuttavia, affinché ciò avvenga immediatamente, la UIL FPL chiede che l’ASP si attivi, come ha fatto l’ASM, nei limiti normativi, per reperire quante più risorse economiche possibili da destinare a tale scopo”.