Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Uil Fpl Basilicata:
“L’ultima seduta del Consiglio Regionale di Basilicata poteva rappresentare l’occasione per scrivere una bella pagina in favore degli ‘eroi’ del Covid, ma le logiche inspiegabili della politica lucana hanno prevalso sul buon senso e sulla buona ed efficiente amministrazione.
Si è consumato così un grave affronto proprio nei confronti dei tanti operatori sanitari che non si sono risparmiati nei mesi più difficile di questa lunga battaglia contro il virus che, purtroppo ancora non è finita.
Era prevista, infatti, la discussione sulla proroga contratti a tempo determinato fino a 36 mesi e l’eliminazione della prova pre-selettiva, stabilita per i concorsi unici regionali.
Un riconoscimento agli operatori sanitari precari, fortemente impegnati in questo anno e mezzo di pandemia.
Ebbene, nel momento in cui è stato proposto questo emendamento, il Consiglio Regionale, ad eccezione del consigliere proponente, ha deciso di rinviare questo provvedimento in Quarta Commissione consiliare.
Uno schiaffo in faccia ai lavoratori, nonostante la grande retorica sugli eroi di cui la stessa politica si è nutrita per la propria propaganda.
Eppure la stessa IV Commissione consiliare aveva audito, poche settimane fa, proprio le organizzazioni sindacali su questo tema.
Il Consiglio Regionale ha preferito non decidere, gettando nello sconforto le tante lavoratrici e i tanti lavoratori precari che prestano il loro servizio nelle nostre aziende sanitarie regionali.
Malgrado ciò la UIL FPL non si arrenderà e metterà in campo nei prossimi giorni tutte le iniziative utili a sostegno di questi lavoratori che meritano rispetto e che non possono essere trattati in questo modo da una politica che in questa occasione si è dimostrata inconcludente.
L’augurio è che si sia trattato solo di un incidente di percorso e che il Consiglio Regionale, recuperando il suo ruolo e la sua autorevolezza, possa finalmente approvare una norma che tuteli chi non si è tirato indietro nel momento in cui si è trattato di difendere la salute di tutti“.